ASCOLI PICENO – “In merito alla questione dell’Hotel Marche vorrei sgomberare il campo da allarmi infondati e strumentali lanciati ad arte dal consigliere Celani che dimentica troppo spesso questioni di cui dovrebbe essere a conoscenza come ex presidente della Provincia”, così il presidente della Provincia Paolo D’Erasmo replica alle parole del consigliere regionale di Forza Italia Piero Celani sulla vendita dell’Hotel Marche.
LA VENDITA – Innanzitutto parla di vendita di una porzione del complesso immobiliare, “ciò – spiega – sarà sicuramente al netto degli spazi necessari allo svolgimento delle funzioni dell’Istituto Alberghiero già utilizzato e che potrà quindi proseguire la sua attività d’eccellenza formativa senza nessun problema”.
LE RAGIONI DELLA PROVINCIA – “Come ho già avuto modo di ribadire più volte – aggiunge il presidente D’Erasmo – le manifestazioni di interesse pubblico (ben due) per l’acquisto dell’Hotel Marche da parte di privati e la sua utilizzazione come struttura ricettiva non hanno ottenuto alcun riscontro, senza considerare che ogni anno per l’Hotel Marche la Provincia tra personale, imposte Imu, Tari ed altre spese di gestione, sopportava costi di circa 300 mila euro annui: tutti oneri a perdere. Pertanto è stata proposta alla Regione la destinazione di questa struttura ad uffici regionali per venire incontro alle esigenze della collettività evitando alla stessa Regione di continuare a spendere risorse in affitti a privati per i propri uffici ubicati altrove e, al tempo stesso, per rafforzare ulteriormente il percorso di risanamento intrapreso da questa Amministrazione Provinciale”.
A CELANI – “Questi sono i fatti: quanto ad espressioni come soccorso rosso, gioco a Monopoli, gioco dell’oca e via dicendo, esse costituiscono il solito antiquato e folkloristico repertorio polemico che il consigliere Celani utilizza per le sue sortite scomposte volte, probabilmente, a giustificare la sua azione di esistenza politica. L’unica mia preoccupazione – conclude – è stata ed è in questo periodo quella di mettere in sicurezza i conti della Provincia evitando il default e continuando ad assicurare i servizi sul territorio”.