ASCOLI PICENO – Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno ha intensificato i controlli di prevenzione e contrasto di ogni tipologia di contraffazione e abusivismo commerciale. Nell’ambito di questi controlli rientra il maxi sequestro portato a termine dai finanzieri della compagnia di San Benedetto del Tronto a rintracciare un’impresa che opera nell’entroterra sambenedettese e che aveva effettuato un grosso ordine di articoli di provenienza extracomunitaria.
LA PERQUISIZIONE – Dal controllo nell’azienda, che avrebbe dovuto occuparsi di materiale metallico, sono stati rinvenuti dispositivi di sicurezza, auricolari bluetooth, life cafe e altri prodotti, per un totale d 4.600, di provenienza incerta e uno scatolone di etichette CE riprodotte ad hoc. Non è finita qui, nel piazzale di pertinenza c’erano 8 container contenenti 5.400 fontane per aromaterapia e cromoterapia pronte per la vendita a prezzi dai 245 ai 500 euro ciascuna riposte anche loro in scatole con marchio CE contraffatto e autoprodotto.
IL SEQUESTRO – Complessivamente, ammonta a oltre 2,5 milioni di euro il valore dei beni sequestrati nell’occasione dalla Guardia di Finanza di San Benedetto del Tronto, che sta ora procedendo a ricostruire la filiera dei canali d’importazione e di commercializzazione dei medesimi prodotti, al fine di verificare l’eventuale esistenza di altre analoghe situazioni illecite in ulteriori realtà imprenditoriali, in un sistema di immissione massiva, nel mercato nazionale, di prodotti non conformi, reso agevole, nel caso di specie, dalle vendite online.
LA DENUNCIA – L’amministratrice della società è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Fermo per le ipotesi di reato contemplate dagli articoli 473 “Contraffazione, alterazione o uso di segni distintivi di opere dell’ingegno o di prodotti industriali” e 515 “Frode nell’esercizio del commercio” del Codice penale.