ANCONA – Borse, cosmetici, accessori, gadget, abbigliamento, articoli per bambini e per la pesca, ma anche auto e moto, casalinghi, vino, scarpe, biciclette, parquet, prodotti elettronici e farmaceutici, libri, occhiali, giocattoli fino alle “piante di acqua dolce”, ai sistemi di allarme e ai servizi di pompe funebri. Questo è solo un elenco dei principali acquisti che si possono fare nei siti web di 46e imprese marchigiane.
SHOPPING ONLINE – Il ritratto del fenomeno emerge dai dati elaborati da InfoCamere per Unioncamere, secondo i quali il ‘boom’ delle imprese di vendita via internet ha visto negli ultimi sei anni una crescita continua, mentre le imprese tradizionali del commercio stentavano a resistere. “Nella nostra regione – ha commentato il presidente Unioncamere Marche Graziano Di Battista – le imprese che vendono esclusivamente on line i loro prodotti sono passate dalle 180 del 2009 alle 463 del 2015, con un aumento di 283 imprese pari al 157,2 per cento. Si tratta di attività che hanno registrato in questi anni di crisi, una espansione del loro fatturato e della produzione, riuscendo a raggiungere, grazie al web, i loro clienti in ogni parte del mondo ed a conquistarne di nuovi sia in Italia sia all’estero”.
LA SITUAZIONE – Mentre le imprese di commercio online crescono, quelle che vendono i loro prodotti attraverso i canali tradizionali, scendono: in sei anni sono passate da 21.049 a 21.186, con la perdita di 55 aziende. La provincia marchigiana con il maggior numero di imprese commerciali on line è quella di Ancona (129), seguita da Pesaro Urbino (111), Macerata (90), Fermo (72) e Ascoli Piceno (61). Complessivamente, in Italia le imprese di commercio al dettaglio via internet, tra il 2009 e il 2015, sono aumentate da 5.933 a 14.927, con un saldo di 8.994 aziende , pari al 151,6 per cento. A guidare la corsa nazionale del commercio virtuale sono gli imprenditori abruzzesi (+260% le imprese con sede nella regione adriatica, nel periodo considerato), seguiti da quelli pugliesi (+218%) e da quelli campani (+202%). In termini assoluti, la crescita più consistente si registra invece in Lombardia (1.694 imprese in più nei sei anni), in Campania (+1.069) e nel Lazio (+983).