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ASCOLI PICENO – Il FAI – Fondo Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo SpA, in partnership, promuovono l’ottava edizione del censimento “I Luoghi del Cuore” che si rivolge a tutti i cittadini italiani e stranieri chiedendo loro di segnalare i luoghi italiani che amano e che vorrebbero vedere difesi, valorizzati, recuperati. L’ottava edizione del censimento è iniziata il 17 maggio e proseguirà fino al 30 novembre 2016.

 

 

Il FAI non si limita a lanciare e sostenere questa grande mobilitazione: grazie alla partnership con Intesa Sanpaolo, infatti, ha promosso fino a oggi 68 interventi diretti in 15 regioni. E su questa lunghezza d’onda, il coordinamento ascolano promuove la riapertura al pubblico della chiesa SS. Annunziata per tornare ad accendere i riflettori su questo luogo dimenticato.

 

L’INIZIATIVA – In accordo con il Ministero degli Interni e la Prefettura di Ascoli, il Fai promuove la riapertura al pubblico della chiesa della SS. Annunziata, tutte le domeniche fino al 30 novembre con visite guidate dalle 10.30 alle 12.30. Inoltre la chiesa verrà aperta su richiesta per i gruppi di di almeno dieci persone (info: 349 0904056 o vpghost@hotmail.it o delegazionefai.ascolipiceno@fondambiente.it). L’obiettivo è la valorizzazione del bene attraverso l’illuminazione ed il riposizionamento delle tele restaurate sugli altari. Tale fine potrà essere raggiunto anche attraverso un contributo volontario dei visitatori. Ognuno può aiutare con un piccolo gesto e produrre benefici a tutti. A sostenere l’iniziativa anche il gruppo Gabrielli.

LA CHIESA DELLA SS. ANNUNZIATA – Salendo sul Colle dell’Annunziata, l’antico Monte Pelasgico, si trova, immerso nel silenzio del verde, il convento dell’Annunziata, antico spedale medievale, concesso nel 1250 alle monache Agostiniane. Oggi è sede della Facoltà di Architettura – Unicam. Un portone ligneo sul portico nasconde la chiesa della SS. Annunziata, sorta per volere dei Minori Osservanti a partire dal 1492, sui resti di quella più antica costruita dalle Agostiniane, come riporta l’iscrizione sul rosone. È una chiesa non molto conosciuta dai cittadini, perché sempre rimasta chiusa. L’importanza che l’antico complesso agostiniano rivestiva si evince dalle opere che conteneva: tre capolavori di Carlo Crivelli (XV secolo) quali “L’Annunciazione” alla National Gallery di Londra, “Il Beato Giacomo della Marca” al Louvre di Parigi e un polittico con “La Vergine e i Santi”, attualmente disperso. Oggi, all’interno, l’occhio corre subito al soffitto ligneo dipinto, opera dell’ascolano Tommaso Nardini. Si possono poi ammirare opere di pregevole fattura del XVI secolo quali i dossali del coro ligneo, gli intarsi del pulpito, la cantoria, gli armadi della Sacrestia, gli altari monumentali.

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