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ASCOLI PICENO – “Sulle partecipate comunali, ad Ascoli una strategia limpida, efficace e di grande vantaggio per la città”, così il primo cittadino Guido Castelli interviene sulla riduzione delle società partecipate dei Comuni. “Da 8.000 a 1.000, questo l’obiettivo di riduzione che Renzi si è posto varando un apposito provvedimento (il c.d. decreto Madia) che il Parlamento sta valutando in questi giorni e che determinerà l’obbligo per i comuni di giungere alla eliminazione delle società e delle partecipazioni societarie non indispensabili al perseguimento delle proprie finalità istituzionali. – ha spiegato il sindaco – La strategia del Comune, rispetto al quadro appena descritto, è di mantenere l’attuale assetto della partecipazione comunale relativamente a Ascoli Servizi Comunali e Piceno Gas Distribuzione ( società proprietaria della rete di metanizzazione cittadina ).
E LA PICENO GAS VENDITA? – Per la Piceno Gas Vendita srl, società commerciale sorta nel 2003 per la vendita del gas, il Comune ha ritenuto optare per una scelta diversa ovvero quella di dismettere una quota del 45% delle azioni per consentire ad un partner industriale di primario livello di rafforzare la missione aziendale della società, migliorando l’offerta e la qualità del servizio.
CRITICO IL PD – “Il sindaco non ha raccontato la verità sulla necessità di vendita, non sapendo far altro che scaricare tutte le colpe sul governo nazionale. – commentano dal gruppo consiliare Pd – Dimenticando pero che già nel 2006 si parlava di razionalizzazione si ma di Enti inutili, gli stessi che ad Ascoli si vogliono mantenere per trovare un posto di lavoro ad amici ed amici di amici.
La Piceno Gas ha raddoppiato gli utili ed è solida finanziariamente. Risulta pertanto incomprensibile la vendita di quest’ultima. A nostro modo di vedere – proseguono – ciò accade solo per aumentare l’agonia di un bilancio comunale sfinito dalla mala gestione della quale più volte si è interessata la Corte Dei Conti”.
LA VERITA’? – “Non ha voluto dire la verità ai consiglieri comunali ed alla città. – sentenziano – Testardamente continuiamo a credere nel buonsenso dei consiglieri di maggioranza affinché si rendano conto a quale destino stanno sacrificando la città.  Questa vendita, che avrebbe meritato più attenta e profonda riflessione, serve solo a dare ossigeno ad un disastroso bilancio e alle casse comunali senza più soldi”.
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