Domenica, 12 giugno 1994. In America vengono trovati i corpi di due persone uccise. Un uomo e una donna. La donna era Nicole Brown, moglie del famosissimo giocatore Orenthal James Simpson. Si intuisce subito la portata di una notizia del genere. Per circa un anno e mezzo dopo quella sera l’America rimase come ipnotizzata dal processo che vide coinvolto O.J. Simpson, che a quel punto era non solo il più famoso giocatore di football della sua generazione, attore, e testimonial di spot di successo, ma anche un possibile omicida.
La Cnn mise addirittura 70 giornalisti a seguire le udienze, che venivano trasmesse in diretta. Il 3 ottobre 1995 150 milioni di americani seguirono la lettura del verdetto che dichiarò l’imputato innocente nonostante la quantità di prove contro di lui.
Il caso O.J. Simpson: American Crime Story racconta la storia di uno dei processi più seguiti e famosi del mondo. Cuba Gooding Jr. interpreta la parte di Simpson, John Travolta è Robert Shapiro, avvocato della difesa, e David Schwimmer (l’ex Ross di Friends) è Robert Kardashian.
Quello che andrà in onda sarà una fedele riproduzione di ciò che accadde realmente più di venti anni fa. Una ricostruzione minuziosa non solo della storia che tutti conoscono ma anche dei retroscena aggiungendo anche un approfondimento psicologico dei suoi personaggi.
La serie è un prodotto diretto con grande rigore e interpretato magistralmente tanto da attrarre il pubblico e incuriosendolo a tal punto da vedere le puntate successive nonostante si conosca già il finale.
