Un’intera stagione senza pause o ritardi. Questo è il “regalo” fatto da Netflix ai fan del telefilm Daredevil. La seconda serie completa è uscita il 18 Marzo (sia in lingua originale che doppiata).
Il supereroe non vedente, creato da Stan Lee nel 1964 e riportato sul grande schermo nel 2003 da Ben Affleck è da dimenticare. Netflix gli ha permesso di entrare in una zona più oscura e infernale rispetto alle altre produzioni Marvel. L’idea di dare vita a un antieroe è risultata vincente: il personaggio di Matt Murdock, avvocato di giorno e giustiziere di notte, è riuscito a convincere sia pubblico che critica. Merito soprattutto di una regia precisa e comprimari di tutto rispetto come Vincent Onofrio e Rosario Dawson.
Al centro della trama c’è Matt Murdock, un giovane avvocato che da piccolo rimane vittima di un incidente radioattivo. Diventando completamente cieco acuisce gli altri quattro sensi in maniera straordinaria. Questo gli permette di avere tra le altre cose un udito super sviluppato che gli mostra il mondo attraverso delle ombre create dalle onde sonore. I suoi nuovi poteri lo conducono ad intraprendere durante la notte una lotta per difendere i più deboli dal crimine trasformandosi così in Devil.
Dopo un debutto stellare, l’attesa per la seconda stagione è diventata spasmodica. I nuovi episodi presentano più personaggi, nuove minacce, e una dose di violenza che raggiunge spesso e volentieri picchi splatter. Tra le linee avversarie fa il suo debutto il The Punisher di Jon Bernthal (l’ex Shane di The Walking Dead).
L’arrivo di un rivale vigilante, il quale si spinge troppo oltre nella lotta alla criminalità, complicherà ulteriormente il senso di giustizia di Daredevil. Ma tra i due il confine non è cosi netto. C’è una sottile sfumatura che inonda il telefilm, che non separa i cattivi dai buoni, ma li pone quasi sullo stesso piano inondando la trama di suspense e rendendo questo piccolo capolavoro un vero e proprio must per tutti gli appassionati di telefilm.