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ASCOLI PICENO – Mercoledì 3 febbraio alle ore 21 presso l’auditorium Tekne di Ascoli Piceno, in via Piemonte 4, si terrà una tavola rotonda aperta a tutti i cittadini dal titolo: Rifiuti, un problema insostenibile? L’intento è quello di confrontarsi sull’emergenza ambientale legata alla cattiva gestione dei rifiuti nel territorio Piceno. I comitati Tutela Colline Picene, Tutela del Bretta e Ci RifiutiAmo in più di un’occasione hanno ribadito la necessità di coinvolgere la cittadinanza sulla fase di individuazione del sito e su quella di identificazione del più efficace metodo di raccolta, trattamento, trasporto e smaltimento dei rifiuti in ambito territoriale poiché la conoscenza ravvicinata del problema rende tutti maggiormente consapevoli e responsabili.

I comitati hanno sottolineato diverse volte l’urgenza economico-ambientale di un provvedimento innovativo e sostenibile al fine di ridurre e smaltire la spazzatura, in quanto il territorio provinciale è disseminato da ex discariche destinate a rifiuti pericolosi e per scongiurare le conseguenze devastanti subite dalle zone adiacenti la “terra dei fuochi”, presto dovranno essere soggette a massicce operazioni di bonifica. Probabilmente l’idea di base è quella di promuovere in maniera capillare la raccolta differenziata che non viene ancora avvertita dalla collettività come una missione etica e sociale.

Non molto tempo fa per preservare la salute dei cittadini e la qualità dei prodotti enogastronomici piceni, hanno invitato le istituzioni a non prorogare lo stato di emergenza, ma a formulare un valido piano di gestione dei rifiuti perché, come scrisse l’antropologo Gregory Bateson, “la sopravvivenza dipende da due fenomeni o processi contrastanti, due modi di raggiungere l’adattamento. Come Giano, l’evoluzione deve sempre guardare in due direzioni: all’interno, verso la regolarità dello sviluppo e la fisiologia delle creature viventi e all’esterno, verso le esigenze dell’ambiente”. A tal proposito i tre comitati, durante uno dei recenti incontri, hanno affermato: “Nella Valle del Bretta è possibile osservare lo scorrere di liquidi provenienti dalla base della vicina discarica, che confluiscono nel Fosso del Porchiano per poi giungere nel Torrente Bretta, corso d’acqua soggetto a tutela permanente. Parte della stessa discarica ricade all’interno dell’area di tutela del torrente e a ridosso del sito di interesse comunitario e zona di protezione speciale del Monte dell’Ascensione. Più a valle il torrente Bretta oltre a fornire acqua evidentemente avvelenata alle specie animali o essere eventualmente utilizzata per coltivazioni o orti privati, può trasformarsi in una minaccia anche per l’economia delle produzioni tipiche”.

La collettività pertanto è inviata a partecipare all’incontro perché sciaguratamente “stiamo imparando sulla nostra pelle che l’organismo che distrugge il proprio ambiente distrugge se stesso”.

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