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ASCOLI PICENO – Il Partito Democratico attraverso le voci di Roberto Allevi, Francesco Ameli, Valentina Bellini e Giancarlo Luciani Castiglia ha esternato il suo dissenso sul Piano Regolatore Generale che martedì 26 gennaio verrà presentato in consiglio comunale. Il disaccordo nasce dalla consapevolezza che un progetto rilevante di cui non si discute da tempo, alla luce dei fatti “non offre una nuova visione della città”.

L’INTERVENTO DI AMELI – “Il PD sente il bisogno di esprimere un parere negativo sul Piano Regolatore Generale che martedì 26 gennaio verrà portato in consiglio comunale” ha esordito Francesco Ameli in occasione della conferenza stampa organizzata per esternare un certo dissenso nei confronti di un’occasione sfumata, di un PRG che “è un mero adeguamento al PPR – Piano Paesaggistico Regionale – ma non offre una nuova visione della città che ha bisogno di essere rivitalizzata, non va ad armonizzare i vari servizi, non prevede interventi sulle grandi tematiche che concernono il centro storico, il quartiere di Porta Maggiore o la viabilità che risulta totalmente bloccata anche in relazione ai parcheggi. Si è proceduto senza alcuna progettazione e quella che poteva essere un’importante occasione di miglioramento è divenuta una scatola vuota. Fra l’altro sarebbe interessante capire quali sono stati i consiglieri comunali interessati a questo piano regolatore che alla luce dei fatti si è dimostrato soltanto uno strumento propagandistico. La città in conclusione è diventata ostaggio di speculazioni politiche”. Per il PD fra le varie problematiche rilevate, non è stata affrontata giudiziosamente la questione legata alla riqualificazione dello Stadio Cino e Lillo Del Duca per cui inizialmente era previsto addirittura il trasferimento in un’altra zona o la riconversione dell’area Carbon che invece è divenuta campo per attacchi personali. Il sindaco che ha il dovere di salvaguardare il benessere e la salute del cittadino di fatto non si è dimostrato capace di assumersi le sue responsabilità e di stabilire definitivamente un percorso da intraprendere per muoversi verso una rapida risoluzione della problematica. Un’altra questione su cui focalizzare l’attenzione per il PD è la mancata previsione di uno spazio destinato all’ERAP – Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica. “E’ venuta meno” ha evidenziato Ameli “anche una visione prettamente sociale, rivolta ai più bisognosi. La necessità di evacuare per problemi di sicurezza statica un grattacielo ERAP di Monticelli, abitato da 56 famiglie, ha accentuato in maniera allarmante proprio questa lacuna”. La destra ha la responsabilità politica di aver portato avanti per un ventennio un piano che è stato snaturato nella propria essenza, di non essere stata in grado di offrire prospettive di lungo sviluppo e di aver concepito un piano destinato a pochi.

LA VISIONE DEGLI ALTRI CONSIGLIERI – “ Noi diremo no” ha esordito la prof.ssa Bellini. “Il voto che andremo a dare non sarà tanto sulla procedura, sul recepimento o meno delle indicazioni dell’organismo tecnico provinciale ma il voto che andremo a dare sarà politico rispetto a uno strumento che è stato praticamente disintegrato nelle mani di un’amministrazione che è del tutto incapace di governare la città. Invito pertanto i cittadini a partecipare a questo consiglio comunale perché il PRG in questi anni è stato solo uno strumento propagandistico”.

Per Giancarlo Luciani Castiglia si tratta di “un’enorme occasione storica persa perché è evidente che il PRG è per eccellenza l’impresa che guida la politica di una città. A mio avviso in questo piano manca anche un atto di indirizzo per ciò che riguarda la sanità. In un momento in cui vi è un’evidente carenza di risorse, ma la Regione, grazie al presidente Ceriscioli, attua un piano di sistemazione della sanità che riguarda gli equilibri, la distribuzione e l’efficientamento delle strutture, viene a mancare una risposta da parte dell’amministrazione comunale. Mi preoccupa principalmente il modo di intendere la salute pubblica da parte del sindaco Castelli e la vicenda relativa all’amianto ne è la dimostrazione”.

Roberto Allevi ha aggiunto: “Il vero problema al di là di tutti quelli che possono essere i singoli aspetti negativi del PRG è la mancanza di un’idea della città come quella proposta dal piano Benevolo, in cui alla base vi era una reale interazione fra la vecchia città e quella nascente”. In quel caso si trattava di un progetto coraggioso, visionario, ma comunque pratico e teso al futuro.

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