ASCOLI PICENO – Riunire, utilizzare e assaporare le eccellenze delle nostre terre per difendere il Piceno. È l’anima della cena-evento “Gustiamoci il Piceno” organizzata dal Comitato No Trivelle nel Piceno per giovedì 21 gennaio dalle ore 20 presso l’Enoteca Regionale di Offida (Vinea) per sostenere l’impegno morale e materiale di cittadini, associazioni, comitati e Comuni contro le trivellazioni, con testimonianze, cabaret e musica. “Da mesi stiamo combattendo una battaglia pacifica ma decisa – hanno spiegato i quattro portavoce del comitato Rocco Vallorani, Giovanni Vagnoni, Gabriele Illuminati e Emidio Rossi stamattina in conferenza stampa assieme a Marica Spuria, delegato Ais, Antonello Loreto di Slow Food e Maria Elena Cicchi in rappresentanza degli chef – contro una multinazionale dell’energia che vuole trasformare il nostro territorio in un giacimento di metano a cielo aperto, mettendo seriamente a rischio la nostra terra e i prodotti che gli agricoltori sanno ricavarne. La cena-evento Gustiamoci il Piceno è un’importante iniziativa di sensibilizzazione per dire no al progetto Santa Maria Goretti, che prevede trivellazioni in 101 Km2 nel nostro territorio per l’estrazione di idrocarburi. L’obiettivo della serata è mettere in mostra e apprezzare le bellezze e le tipicità che il Piceno è in grado di offrire e che le trivellazioni rischiano di distruggere”.
La serata si svolgerà nella suggestiva cornice dell’ex monastero di San Francesco a Offida, presso l’Enoteca Regionale, sotto l’attenta supervisione di Slow Food. I migliori chef del territorio proporranno le specialità enogastronomiche locali: Daniele Citeroni di Ophis e Sabrina Tuzi della Degusteria del Gigante si occuperanno degli antipasti, Andrea Mosca del Marili dei primi piatti, Diego Capriotti di Enonè dei secondi e il dolce sarà preparato da Maria Elena Cicchi di Villa Cicchi. Si potranno inoltre degustare i vini del Consorzio Vini Piceni e di Terroir Marche ai banchi d’assaggio curati dall’Associazione Italiana Sommelier di Ascoli Piceno. La manifestazione prevede inoltre momenti di approfondimento sui rischi e gli effetti collaterali delle trivellazioni con Augusto De Sanctis del movimento abruzzese contro le trivellazioni “No Ombrina-Salviamo l’Adriatico”, Giambattista Mele – medico di base di Viggiano (provincia di Potenza) e Gaetano Sassano, titolare di un’azienda agricola nella contrada Giardini di Viggiano, dove alleva bovini e produce vino. La cena-evento sarà inoltre allietata dalla simpatia del cabarettista Gianluca Agostinelli e accompagnata dalla musica di Dario Faini e del gruppo “Voce tra le corde”, composto da Marco Spaccasassi e Gloria Collecchia. L’evento è patrocinato da 13 Comuni: Offida, Ripatransone, Colli del Tronto, Castorano, Spinetoli, Acquaviva Picena, Monsampolo del Tronto, Monteprandone, Castignano, Grottammare, Cupra Marittima, Cossignano, Appignano del Tronto. Per la cena è previsto un contributo di 20 euro, è necessaria la prenotazione presso uno dei referenti (Offida: Emidio 339.2420328 – Cossignano, Castignano: Veronica 328.0191665 – Monteprandone, San Benedetto, Grottammare: Gabriele 339.1355873 – Castorano, Castel di Lama: Fabrizio 346.6724779 – Colli del Tronto, Spinetoli, Monsampolo: Emidio 329.5934805 e Rocco 347.7305485 – Ripatransone: Giovanni 329.2635763).
LE ATTIVITÀ DEL COMITATO – Il Comitato No Trivelle nel Piceno è operativo da febbraio 2015, fino a oggi ha organizzato e ha partecipato a sei assemblee pubbliche, quattro a Ripatransone, una a Colli del Tronto e una a Offida. Molte le iniziative di sensibilizzazione svolte, a livello locale, regionale e nazionale. Alcuni risultati sono stati già raggiunti: dal no dei Comuni del Piceno al progetto di Ripatransone, allo stop della Regione Marche dopo la partecipazione del comitato alla Conferenza dei Servizi come controparte di Apennine Energy, fino alla presentazione al Ministero dell’Agricoltura e dell’Ambiente di oltre 200 osservazioni contrarie al progetto di cittadini, attività e associazioni. Tuttavia, la battaglia continua: il comitato ha condotto e continuare a portare avanti numerose iniziative di sensibilizzazione a 360 gradi. Importante la campagna d’informazione sui rischi del metanodotto Cellino-Sant’Elpidio che attraverserà tutta la provincia ascolana, la partecipazione alla manifestazione di Lanciano, alle assemblee di Senigallia per la costituzione di un coordinamento regionale di Trivelle Zero Marche, all’Assemblea Nazionale ad Ancona contro lo Sblocca Italia, al primo corteo regionale contro le trivellazioni. 15.000 volantini informativi sono stati distribuiti nei 13 comuni del comprensorio per coinvolgere la popolazione sui rischi delle trivellazioni.
IL PROGETTO SANTA MARIA GORETTI – Il 9 settembre 2013 la Regione Marche concede l’intesa favorevole al Ministero dello Sviluppo Economico per il rilascio dell’autorizzazione al permesso di ricerca idrocarburi “Santa Maria Goretti” alla Società Apennine Energy di Milano. Il 18 dicembre 2013 il Ministero rilascia, per la durata di sei anni, “il permesso di ricerca idrocarburi liquidi e gassosi denominato Santa Maria Goretti, in Provincia di Ascoli Piceno, per un canone annuo, da versare allo Stato, di € 522,70”. Il permesso di ricerca interessa nove Comuni: Ripatransone, Cossignano, Offida, Acquaviva Picena, Monteprandone, Monsampolo del Tronto, Spinetoli, Castorano, Colli del Tronto, per una superficie totale di Kmq 101,30, la società può presentare progetti di trivellazioni esplorative in qualsiasi zona di questo ampio territorio. Il primo progetto presentato il 14 gennaio 2015, denominato “Il Cancello 1 dir” prevede la perforazione di un pozzo esplorativo della profondità di circa 4000 metri, in contrada Canali a poche centinaia di metri dal centro abitato di Ripatransone e nel bel mezzo di vigneti e coltivazioni agricole biologiche. Attraverso la mobilitazione del comitato e di numerosi cittadini, il territorio si è opposto al progetto, presentando al Ministero dell’Ambiente – entro il termine previsto (15.03.2015) – oltre 200 osservazioni contrarie per i rischi ambientali – inquinamento dell’aria, delle falde acquifere e delle emissioni acustiche – e per quelli sulla sicurezza delle persone, sia in caso di incidenti che di eventuali fenomeni sismici indotti. Il no è arrivato da tutti i Comuni del territorio, dalla Provincia di Ascoli Piceno, ma anche da numerose associazioni, imprese agricole, attività ricettive e tanti cittadini. Stop anche della Regione Marche che ha ritenuto il progetto fortemente carente, formulando alla ditta proponente una richiesta di integrazioni articolata in 30 punti e concedendo 45 giorni. Il 1° ottobre 2015, ben oltre la scadenza prefissata, la Regione Marche ha emanato un decreto di parere contrario al progetto. Lo “Sblocca Italia” ha trasferito agli Enti Locali il potere decisionale sui progetti energetici definiti “indifferibili e urgenti di carattere strategico”, anche in caso di contrarietà di Comuni, Provincie e Regioni. A oggi il progetto è fermo al Ministero dell’Ambiente, sul cui sito si legge, alla voce “Stato della procedura”: Istruttoria tecnica da parte del Comitato Tecnico di Valutazione di Impatto Ambientale (CTVIA). Un secondo pozzo dovrebbe essere realizzato a Santa Maria a Mare, sempre nel Comune di Ripatransone, ai confini con Cossignano e Offida, ma non è ancora stato presentato alcun progetto ufficiale.