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ASCOLI PICENO – Probabilmente il sindaco Castelli è abituato a lavorare nel buio o nell’ambiente poco illuminato dei suoi nuovi fari a led e gli sfugge che la Provincia e l’Ata rifiuti da 15 mesi a questa parte hanno lavorato con grande determinazione nel pieno rispetto della legalità, della trasparenza e dell’interesse generale del territorio per gestire il corretto smaltimento dei rifiuti”, così inizia la replica del presidente della Provincia Paolo D’Erasmo sulla questione rifiuti.

UNA STOCCATA ANCHE A CELANI – Al sindaco Castelli che è abituato a lavorare da solo e fare battaglie personali senza gestire in modo unitario le questioni ignorando le esigenze dei cittadini, gli ricordo semplicemente che in poco più di un anno l’Ata si è riunita ben 13 volte al contrario dell’epoca Celani dove questo organismo previsto dalla legge non si era nemmeno costituito, figuriamoci strutturato, lasciando che il territorio sprofondasse nel frattempo nel caos dell’emergenza rifiuti che ho ereditato insieme ad altre numerose e spinose problematiche irrisolte lasciate da Celani e proprio dallo stesso sindaco Castelli. – e prosegue – Si rischiava, già a fine dello scorso anno, lo scenario dell’immondizia sulle strade. Circostanza che abbiamo evitato con l’abbancamento alla Geta con ordinanze che sono state assunte dall’Ata e quindi dall’Assemblea dei Sindaci conformemente con il parere positivo dell’Arpam. Il diniego alla realizzazione della sesta vasca di Relluce è stato espresso non dal sottoscritto, ma dall’Assemblea dell’Ata ed in sede di conferenza di servizi anche alla luce di un parere negativo dell’Arpam e della difformità con altre normative vigenti ambientali”.

IL PRESIDENTE D’ERASMO – Pronto al confronto, il presidente della Provincia Paolo D’Erasmo sottolinea i livelli raggiunti in fatto di raccolta differenziata, paragonando l’80% raggiunto da alcuni Comuni ai risultati sotto il 65% del Comune di Ascoli. “Invito quindi il sindaco Castelli a lavorare insieme con l’Ata e sindaci del territorio per programmare le scelte del futuro in materia di rifiuti in modo condiviso e nell’interesse generale dell’intera comunità picena”.

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