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ASCOLI PICENO – Per Natale si compra marchigiano per dire no alle contraffazioni e sostenere il tessuto produttivo e la ripresa dell’economia regionale, che vede un segnale positivo giungere proprio dall’agroalimentare, con un aumento delle esportazioni del 15% nei primi nove mesi del 2015, rispetto allo scorso anno. Questo è l’appello lanciato da Coldiretti e Confartigianato da Exponiamo Marche, l’iniziativa promossa ad Ancona con il sostegno di Banca dell’Adriatico, Camera di Commercio di Ancona e il patrocinio del Comune.

A NATALE – La campagna di sensibilizzazione verrà portata avanti in tutte le occasioni di incontro con i consumatori, a partire da quella in corso nella tensostruttura di Piazza Pertini, che fino a domenica 13 dicembre garantisce il meglio delle produzioni agroalimentari ed artigiane del territorio in Piazza Pertini, per acquisti natalizi di qualità e a km zero con Campagna Amica e la Via Maestra di Confartigianato.

LE PRODUZIONI MADE IN MARCHE – Nel terzo trimestre del 2015 le esportazioni regionali di prodotti agroalimentari sono cresciute complessivamente del 15%, salendo a quota 269,5 milioni di euro, in controtendenza rispetto al dato generale, secondo un’analisi Coldiretti sui nuovi dati sul commercio estero diffusi dall’Istat.

OCCHIO AI FALSI – Un risultato positivo sul quale continua però a pesare la concorrenza sleale dei prodotti di bassa qualità spacciati per locali. Non a caso ad Exponiamo Marche è stata allestita una vera e propria galleria degli orrori a tavola scovati da Coldiretti in giro per il mondo, che va dal kit canadese per preparare in casa il vino Verdicchio, vanto della viticoltura regionale, fino a fantasiose imitazioni di specialità tricolori come i Chapaghetti (cioè spaghetti) coreani, la Palenta croata, la Salsa Pomarola fatta in Argentina, la Contadina Tomato Paste di marca americana, così come i San Marzano pelati a stelle e strisce, la Italiano Pasta fatta in Egitto, il sugo Bolognese prodotto in Estonia. Ma la contraffazione è un business colossale e globalizzato che gira a pieno regime ed è tra le cause della crisi anche delle nostre piccole imprese manifatturiere. Secondo un rapporto di Confartigianato i settori più esposti alla contraffazione sono quelli del tessile, abbigliamento, calzature, occhialeria, cosmetici, giocattoli. Proprio in questi settori di punta del Made in Italy negli ultimi  anni le imprese artigiane sono diminuite. Nella rassegna di Piazza Pertini i visitatori potranno acquistare alcuni pezzi della maestria degli artigiani proposti nella “ via Maestra” di Confartigianato una selezione del meglio dell’artigianato artistico , dove il concetto di utile si unisce al bello e al ben fatto.

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