ASCOLI PICENO – “La polemica del consigliere Celani e del sindaco Castelli nei confronti dell’onorevole Agostini a riguardo del Polo Universitario di Ascoli mi sembra totalmente ingiusta, infondata ed ingenerosa”, nella querelle interviene anche il presidente della Provincia di Ascoli Piceno Paolo D’Erasmo.
LA CONSIDERAZIONE DI D’ERASMO – “I lunghi anni di ritardo si devono infatti a schermaglie interne al centrodestra, a ricorsi al Tar da parte di soggetti privati e non certo alla Regione che, grazie all’onorevole Agostini, mise le risorse Cipe ex Casmez a disposizione del Comune di Ascoli quando potevano essere allocate in altre direttrici ed in altri Comuni dell’Area ex Casmez. – interviene il presidente della Provincia – È stata quindi una scelta precisa, importante e ponderata della Regione che ha sempre considerato lo sviluppo dell’Università una priorità assoluta per il comprensorio Piceno e tutto il territorio. Ed anche oggi l’onorevole Agostini riafferma l’esigenza di reperire ulteriori fondi indicando possibili percorsi e progettualità. Sulla vicenda, inoltre, giova ricordare che Castelli, nominato sindaco, ha abbandonato il progetto del polo universitario targato Celani, evidentemente non ritenuto dei migliori per approvare la ristrutturazione senza aumento di volume secondo le linee-guida da anni proposte dall’opposizione e dal Pd”.
LA STOCCATA – “A proposito di mancate realizzazioni e ritardi mi permetto di citare il caso dei contratti di quartiere, quelli di Ascoli e di Ripatransone finanziati insieme a fine 2005. – specifica il presidente – Nel 2012 gli 8 interventi tutti pubblici e senza aumentare le volumetrie riguardanti Ripatransone sono stati portati a termine, quelli previsti nel contratto di quartiere di Ascoli guarda caso no. Quindi Celani e Castelli farebbero bene a pensare alle realizzazioni concrete piuttosto che dedicarsi alla polemica politica strumentale e fine a se stessa. Credo infatti che quello che interessa realmente ai cittadini sono i servizi, gli investimenti, gli interventi per la crescita e lo sviluppo”.