ASCOLI PICENO – Dopo anni di segno meno in tutti i parametri è confermata l’inversione di tendenza per le piccole e medie imprese. Fra gennaio e ottobre 2015, infatti, nel Piceno il saldo fra le imprese che hanno aperto (1.082) e quelle che hanno chiuso i battenti (1.057) è tornato positivo.
I DATI – Nello stesso periodo la disoccupazione, sia pure in frenata, ha fatto però registrare ancora l’1% in meno. Dato comunque più che dimezzato rispetto al 2014. Le Pmi del Piceno tornano massicciamente a preferire il lavoro stabile; il tempo indeterminato rimane, infatti, il contratto leader. A ottobre risulta essere applicato a più di otto lavoratori su dieci (82,2%), ai quali vanno aggiunti gli apprendisti, che sono il 6,3% degli occupati. Il 9,7% è costituito da contratti a tempo determinato, mentre l’1,8% rientra tra le “altre forme” contrattuali.
CNA ASCOLI – “Sulle dinamiche occupazionali, a livello nazionale come nella nostra provincia – spiega il direttore della Cna di Ascoli, Francesco Balloni – hanno pesato le misure varate dal Governo per rendere meno rigido il mercato del lavoro, come il Decreto Poletti, il Dl sull’apprendistato, la Legge di Stabilità, il Decreto attuativo del Jobs Act. Temi che sono al centro dell’azione Cna e che vengono anche affrontati all’Assemblea Nazionale della Cna in programma sabato a Campi Bisenzio (Firenze) e dove sarà presente anche una nutrita rappresentanza della Cna di Ascoli Piceno”.