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ASCOLI PICENO – Domani, giovedì 19 novembre, torna l’ Orientagiovani, appuntamento annuale di Confindustria, giunto alla sua ventiduesima edizione. Ad Ascoli per l’occasione sarà organizzata una visita aziendale presso lo stabilimento della società Barilla, una delle realtà produttive più importanti del territorio piceno.

“Per superare la crisi e porre le basi del prossimo sviluppo economico considero indispensabile – afferma il Presidente di Confindustria Ascoli Piceno Simone Mariani – ripartire dalla formazione e dall’istruzione. Ed è su questo ambito che tutti nel Piceno – nessuno escluso – devono oggi agire con sempre più forte interazione ed efficacia. Dobbiamo quindi investire di più e meglio – continua Mariani – nella qualità del capitale umano, per innalzare la produttività delle nostre imprese e l’attrattività del nostro territorio”.“C’è un passo avanti “culturale” che l’Italia – conclude il Presidente – deve compiere se vuole recuperare il gap accumulato negli ultimi anni dai suoi competitors: considerare la scuola come un fattore cruciale per la crescita economica e sociale del Paese e la fabbrica come un luogo in cui si costruisce il futuro”.

“L’Orientagiovani è un importante momento di incontro tra impresa e scuola – ribadisce il delegato all’Education di Confindustria Ascoli Piceno, Abramo Levato – ma non può e non deve rimanere un episodio isolato; è indispensabile creare rapporti sempre più strutturali perchè oggi più che mai il lavoro e l’impresa devono tornare centrali all’interno dei processi formativi. Confindustria Ascoli Piceno – proprio per questo – sta lavorando insieme al Provveditorato agli Studi e alle Scuole del territorio su diversi temi legati all’education: dall’alternanza all’orientamento, alla formazione dei docenti alla diffusione tra i giovani della cultura d’impresa”.

“Questa importante iniziativa di incontro fra scuola ed impresa – afferma il Direttore dello stabilimento ascolano della Barilla, Francesco Grieco – è solo un tassello di un più ampio impegno della Barilla, teso da un lato ad ascoltare e capire i bisogni delle comunità locali in cui operiamo, promuovendo la diversità e favorendo l’inclusione attraverso collaborazioni aperte e trasparenti, e dall’altro alla valorizzazione dei talenti dei giovani, che riteniamo essere sicuramente uno degli elementi più importanti per uno sviluppo sostenibile”.

“Questo evento – conclude il Direttore Grieco – insieme ad altre numerose iniziative, tra le quali il progetto di alternanza scuola- lavoro che portiamo avanti con alcuni Istituti Professionali, conferma il legame che unisce Barilla al territorio ascolano da ormai più di 30 anni. Utilizzando le parole del Sig. Pietro Barilla: Tutto è fatto per il futuro”. “Aprire il mondo della scuola al mondo esterno – dichiara Carla Sagretti dell’USR per le Marche, UFFICIO IV Ambito Territoriale di Ascoli Piceno e Fermo –  consente più in generale di trasformare il concetto di apprendimento in attività permanente (lifelong learning, opportunità di crescita e lavoro lungo tutto l’arco della vita), consegnando pari dignità alla formazione scolastica e all’esperienza di lavoro. L’alternanza intende integrare i sistemi dell’istruzione, della formazione e del lavoro attraverso una collaborazione produttiva tra i diversi ambiti, con la finalità di creare un luogo dedicato all’apprendimento in cui i ragazzi siano in grado di imparare concretamente gli strumenti del “mestiere” in modo responsabile e autonomo. Se per i giovani rappresenta un’opportunità di crescita e di inserimento futuro nel mercato del lavoro, per le aziende si tratta di investire strategicamente in capitale umano ma anche di accreditarsi come enti formativi”. Con la Legge 107/2015 questo nuovo approccio alla didattica – conclude la Dirigente, Carla Sagretti – rivolto a tutti gli studenti del secondo biennio e dell’ultimo anno, prevede obbligatoriamente un percorso di orientamento utile ai ragazzi nella scelta che dovranno fare una volta terminato il percorso di studio. Il periodo di alternanza scuola-lavoro si articola in 400 ore per gli istituti tecnici e 200 ore per i licei. L’alternanza si può fare anche attraverso l’impresa formativa simulata –-  come definizione della “Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti in alternanza” (sentite le organizzazioni studentesche) con possibilità per lo studente di esprimere una valutazione sull’efficacia e sulla coerenza dei percorsi stessi con il proprio indirizzo di studio attivazione di corsi di formazione per gli studenti inseriti in percorsi di alternanza, in tema di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.

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