ASCOLI PICENO – “Per ciò che concerne Tari e Tasi, La sinistra renziana di Palazzo San Filippo e di Palazzo Chigi punisce la città di Ascoli Piceno due volte”, a dichiararlo è il sindaco Guido Castelli.
L’ANALISI – Lo scorso lunedì Il Sole 24 Ore ha pubblicato una graduatoria sull’incidenza della Tari nei 604 capoluoghi italiani; Ascoli Piceno risulta al 15esimo posto come imposta più bassa d’Italia, con 217 euro pro capite. “Ciò conferma uno dei capisaldi del Comune di Ascoli, – afferma Guido Castelli – ovvero quello di praticare una politica volta e orientata al contenimento dei costi e delle tariffe. Tutto ciò era garantito da un sistema di rifiuti che ci veniva invidiato, capace di mantenere un ottimo equilibrio grazie all’utilizzo della discarica pubblica di Relluce. Non è un caso che a precederci nella graduatoria in questione sia Fermo, che ha un sistema gemello a quello di Ascoli. Purtroppo, a causa della dissennata azione della Provincia, ispirata dal centrosinistra e dalla sinistra picena, – prosegue – ci sarà un evidente e sicuro deterioramento della nostra posizione in classifica”.
SULLA TASI – “Un Comune come Ascoli che aveva una Tasi molto bassa avrà un rimborso da parte dello Stato molto basso. Infatti, chi ha fatto il buon amministratore chiedendo meno ai propri cittadini avrà di meno, mentre chi tartassava i contribuenti, avrà più trasferimenti da parte dello Stato. La sinistra di palazzo San Filippo – denuncia – sabota un sistema virtuoso producendo un danno agli ascolani e alla città. La sinistra di palazzo Chigi produce un effetto di iniquità che crea le condizioni per cui i trasferimenti dello Stato saranno più generosi con chi ha trattato peggio i propri cittadini. Questa è l’Italia, ma noi andiamo avanti continuando a credere nel rispetto dei principi di equità fiscale”.