CASTEL DI LAMA – Nuova lettera del Movimento Cinque Stelle di Castel di Lama indirizzata alla dirigente del servizio Tutela Ambientale della Provincia di Ascoli in merito alla mancata copertura della terza vasca di Relluce. “Dopo l’intervista al presidente D’Erasmo in merito all’emergenza rifiuti, non abbiamo non potuto andare a verificare a quale punto fossero i lavori di copertura della terza vasca di Relluce. Con grande stupore abbiamo verificato che i lavori hanno fatto finta di iniziare. Due ruspe abbandonate nei pressi della terza vasca, senza alcun accenno di movimento terra che faccia presumere per lo meno l’avvio degli stessi”, si legge nella nota ufficiale dei pentastellati lamensi a firma del consigliere Mauro Bochicchio in merito alla terza vasca di Relluce.
“Non si comprende come faccia il presidente dell’Ata ad affermare che lavori di copertura finiranno a febbraio 2016 ignorando che questi si sarebbero dovuti concludere entro il 16 marzo 2015 termine poi prorogato al 31 di luglio 2015 a seguito della diffida del 14/04/2015. Non è la prima volta che chiediamo prima al Dott. Serafini e successivamente alla Dott.ssa Amurri, dirigenti dell’ufficio Tutela Ambientale della provincia, di procedere con escussione delle fideiussioni messe a garanzia dell’esecuzione dei lavori ma le nostre richieste cadono sempre nel vuoto senza che ci venga mai data alcuna spiegazione. L’unico provvedimento che la pubblica amministrazione può mettere in atto nei confronti del gestore che non rispetta le prescrizioni dell’AIA e che garantirebbe il reale avvio dei lavori viene regolarmente e costantemente omesso nonostante venga sempre sventolato in tutti i provvedimenti di diffida. Sembra che obiettivo comune di tutti gli attori in campo sia quello di temporeggiare in barba a tutte le prescrizione di tutela ambientale che invece suggerirebbero esattamente il contrario”.
LA LETTERA A LUIGINA AMURRI – “Per questo motivo siamo stati costretti a scrivere nuovamente alla Dirigente del servizio Tutela Ambientale della provincia, per chiedere spiegazioni. La scorsa richiesta, datata 4 maggio 2015, è rimasta senza risposta. Questa volta sarà più fortunata? Speriamo che mettere a conoscenza l’opinione pubblica dei silenzi della pubblica amministrazione possa da servire da stimolo ad ottenere almeno qualche delucidazione”.