ASCOLI PICENO – L’Expo si dimostra un’occasione unica per diffondere sempre più la cultura ceramistica italiana. Sotto questa stella è nato il progetto d’arte ceramica “Il Cielo d’Italia” che ha come obiettivo la creazione di un grande manufatto ceramico, ispirato dai temi dell’Expo (aria, cibo, energia, vita, pianeta) formato da mattonelle dipinte con i disegni ed i colori di ciascuna Città della Ceramica e per questo motivo definito il cielo d’Italia.
LA CERAMICA ASCOLANA – Per Ascoli Piceno, che fa parte dal 2014 del circuito delle città Italiane di Antica Tradizione Ceramica, è stato scelto “Il Mondo di Eroloc” dell’artista piceno Antonio Narducci. A scegliere l’opera in questione il professor Vittorio Sgarbi che ha inteso supportare questa iniziativa dall’imprinting italiano e renderla visibile all’Expo, nel padiglione EATALY di Oscar Farinetti, selezionando un autore per ogni città Italiana facente parte del circuito Nazionale di alta Eccellenza.
IL CIELO D’ITALIA – Il progetto “Il Cielo d’Italia” sarà visitabile presso l’Expo di Milano fino al 10 ottobre e, successivamente, al Parco della Scienza a Teramo. In totale sono state 384 le mattonelle pervenute, con il coinvolgimento di 301 artisti. “Un legame profondo e duraturo è in essere da sempre tra la nostra città e l’arte della ceramica – afferma il sindaco Guido Castelli – perciò non potevamo farci sfuggire una vetrina di livello mondiale qual è l’Expo. Siamo lieti di aver partecipato ad un progetto di tale importanza, e convinti di averlo onorato al meglio. Tutti gli artisti ascolani, infatti, attraverso un lavoro pittorico fatto di elementi decorativi tipici della città delle cento torri, hanno portato alto il nome di Ascoli in tutto il mondo. E perciò voglio ringraziarli ed esprimere tutta la mia soddisfazione”.
GLI ARTISTI ASCOLANI – Oltre ad Antonio Narducci, qui vengono riportati gli artisti piceni che hanno preso parte al progetto “Il Cielo d’Italia”, con le rispettive opere: Andrea Fusco con “Dono”, Angela Vatielli con “Omaggio a Licini”, Ceramiche Cordivani con “Il vecchio e il giovane”, Barbara Mori con “Portatrice di vita”, Alessandra Marocchi con “Non muto come un pesce”, Paolo Lazzarotti con “Vitalità nella natura”, Giulia Maria Alessi con “Autunno”, Monia Vallesi con “La vita”, Patrizia Bartolomei con “Liberta è natura”, Gianfranca Straccia con “Natura pulita” e Barbara Petrelli con “De Rerum Natura”.