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ASCOLI PICENO – Una giornata, quella del prossimo 24 ottobre, di fondamentale importanza per la presa di coscienza della urgente necessità di costruire le fondamenta di un nuovo sistema di sostegno all’ economia per il futuro sviluppo del territorio. Con questo intento si aprirà la 13esima Giornata dell’Economia dal tema “ Il Piceno che verrà: quali nuove traiettorie di sviluppo?”.

I DATI DI NOMISMA – La situazione che si presenta oggi è preoccupante, ma non priva di possibilità. I dati forniti da Nomisma, l’istituto di consulenza economica specializzato nei processi di sviluppo del territorio, mettono in evidenza una generale situazione di crisi e al contempo emergono le positività di alcuni settori quali il terziario e il turismo. A fronte di un calo del 15,4% del settore agricolo, di un meno 7,1% nelle costruzioni e una diminuzione del 4,5% del manifatturiero, il settore dei servizi ha registrato un più 10,8% e nel comparto turistico si sono stimate un incremento del 10,1% di presenze con un più 20,4% di presenze straniere. Dati che denotano sia il particolare periodo di contrazione negli acquisti e negli investimenti, che lo spostamento delle liquidità personali per un appagamento della propria persona, con la vacanza o il viaggio culturale. Quest’ultimo aspetto apre molteplici possibilità in campo occupazionale e di valorizzazione del territorio supportati da una efficace manovra di promozione al fine di distribuire  il flusso turistico in tutta l’area, dalla costa all’entroterra alla montagna.

L’IMPEGNO VERSO I GIOVANI – In questi ultimi anni si è assistito ad un continuo deterioramento del mercato del lavoro. I sondaggi relativi alla disoccupazione giovanile propinano percentuali al di sopra della media nazionale e marchigiana. Nonostante la crescita degli occupati si aggiri intorno al 5,6% nel 2014, i disoccupati della fascia tra i 25 e i 34 anni ammontano al 20,7%. La situazione risulta ancora più delicata per i giovani tra i 15 e i 29 anni che non riescono a trovare gli stimoli necessari per costruirsi il loro futuro rifiutando così sia l’istruzione che la ricerca di un impiego. Sono gli “scoraggiati”, NEET (Not in Education, Eployment or training), che risultano nella Provincia di Ascoli il 25% dei giovani (la media regionale è pari al 20,6%). Anche la formazione non presenta dati incoraggianti: nel 2013 la popolazione con istruzione universitaria della provincia di Ascoli era pari al 11,3%, al di sotto della media delle Marche (12,8%), di quella italiana (12%) e notevolmente distante dalle principali realtà europee.

LE STRATEGIE E LE COLLABORAZIONI –  La Camera di Commercio di Ascoli Piceno intende coinvolgere nella messa a punto del progetto di rinascita territoriale i massimi detentori di competenze e capacità quali l’Unicam e l’Università Politecnica delle Marche nella figura del Pro Rettore Gianluca Gregori, profondo conoscitore del territorio piceno. Una collaborazione che punta a un futuro prossimo di utilizzo di risorse specializzate dei giovani laureti che potranno dare al territorio il know-how più all’avanguardia per concreti progetti di lavoro. Si innesca così un processo di cambiamento di metodologie e strategie più efficaci e più mirate al bisogno di questa area. “Ritengo – ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio Gino Sabatini – che questa Giornata dell’Economia sia un momento di riflessione necessaria e che la risposta alla domanda su come il Piceno possa rilanciarsi sia “plurale”, perché è necessario attivare tutte le risorse del territorio ed integrarle tra loro”.

 

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