Cari risparmiatori creativi, quando ho perso il lavoro sono stata inghiottita da un vortice oscuro, un mulinello che ha risucchiato tutti i miei sensi fino a rendermi completamente cieca, muta, disorientata. Non sapevo cosa fare. Qualcuno mi ha suggerito di reinventare un percorso, qualcun altro mi ha consigliato di cambiare strada, ma le varie opinioni e i più disparati ammonimenti mi rendevano ogni giorno più fragile, ogni mese più confusa. L’astinenza da ogni impegno professionale mi inaspriva, rendeva la mia creatività un terreno arido e improduttivo. A risollevarmi da questa sorta di smarrimento sono stati gli innumerevoli corsi formativi che ho iniziato a incastrare nell’arco dell’intera settimana. L’estate e i suoi eventi mi avevano ispirata e così ho incominciato a frequentare le lezioni con crescente entusiasmo. Col tempo non solo ho ritrovato la partecipazione emotiva e l’autostima che avevo perso, ma ho stretto amicizie che tuttora conservo come diamanti inestimabili. Gli occhi sono tornati a vedere con rinnovata limpidezza, le orecchie hanno ripreso ad ascoltare con interesse, il naso ha recuperato l’olfatto, le mani hanno scoperto nuove attitudini e la bocca non solo ha riscoperto il piacere di un sorriso, ma ha assaporato anche la dolcezza del rinnovamento.
IL MOTTO DELLA SETTIMANA – Nel lontano 1647 il filosofo gesuita Baltasar Gracián y Morales scrisse nel suo Oracolo manuale e arte di prudenza: “Il sapere e il valore concorrono entrambi a dar grandezza, sono due grandi doti e rendono immortali: uno vale tanto quanto sa, e il sapiente può tutto. Un uomo privo di istruzione è un mondo al buio”. Uscite dalle vostre case, guardatevi attorno, partecipate agli eventi con genuina curiosità, cercate il confronto e soprattutto prestate attenzione a ciò che gli altri hanno da dirvi. La prima regola appresa durante uno dei miei amati corsi formativi è: “Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili”.
L’ARTE É ALIMENTO – Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali insieme al Ministero del Turismo anche quest’anno aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio. Come sottolinea la Direzione Generale, si tratta di una “manifestazione promossa nel 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea con l’intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra le Nazioni europee. E’ un’occasione di straordinaria importanza per riaffermare il ruolo centrale della cultura nelle dinamiche della società italiana”. Il 19 e il 20 settembre Fermo tratterà il tema L’arte è alimento. Alimenta l’arte attraverso delle iniziative curiose che sapranno coinvolgere l’intera famiglia. Sabato alle ore 16 presso i Musei Scientifici di Villa Vitali verranno spiegate la caccia e il cibo nelle regioni del grande freddo attraverso l’evento I nostri amici Inuit. La scenografia sarà accattivante, in quanto il Museo Polare non solo è il terzo al mondo che si occupa dell’Artide da un punto di vista geo-morfologico, ma è anche uno dei pochi che mostra con rare capacità narrative i caratteri etnoantropologici delle popolazioni che l’abitavano ai tempi delle esplorazioni geografiche di Silvio Zavatti. Il prezzo sarà di 1 € a persona, mentre risulterà gratuito per gli under 10. Domenica, sempre dalle ore 16, si potrà gustare, toccare e scoprire la Pinacoteca Civica mediante l’attività per famiglie intitolata Altri Sensi per l’Arte. I nomi di alcuni artisti presenti nella raccolta sono già una chicca: Jacobello Del Fiore, Andrea da Bologna, Andrea Boscoli, Francescuccio di Cecco Ghissi, Vittore Crivelli, Vincenzo Pagani e Peter Paul Rubens. Il costo ammonterà a 2 € per partecipante, mentre sarà gratuito per gli under 10.
STORIA DELLA CUCINA ASCOLANA – Sabato 19 settembre alle ore 17, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2015, l’Archivio di Stato di Ascoli Piceno inaugurerà la mostra documentaria A tavola per ottocento anni ad Ascoli. Come ha sostenuto nel 1825 il letterato francese Anthelme Brillat-Savarin attraverso lo scritto Fisiologia del gusto: “Invitare qualcuno alla nostra tavola vuol dire incaricarsi della sua felicità durante le ore che egli passa sotto il vostro tetto”. Il cibo non è soltanto un mezzo di sopravvivenza, bensì un valido metro di giudizio, utile per comprendere il progresso umano. Analizzare la storia evolutiva dell’alimentazione, infatti, offre la possibilità di comprendere il rapporto intrinseco fra una determinata popolazione e il proprio territorio, fra un paese e i fattori economici, socioculturali e gli aspetti epidemiologici che ne definiscono il grado di benessere. Durante questa occasione saranno esposti documenti appartenenti al periodo compreso fra il XIII e il XX secolo che provengono da diverse raccolte: il monastero di Sant’Angelo Magno, il Comune, la Prefettura, l’Archivio privato Sgariglia. “Tali documenti” fanno sapere gli organizzatori “sono testimonianza di aspetti vivi e concreti della vita quotidiana ed usuale della comunità cittadina a vari livelli socio-economici. Le fonti archivistiche non illustrano ricette di gastronomia, né narrano tradizioni, ma rappresentano le amministrazioni, le strutture imprenditoriali, le famiglie, i singoli individui nel loro diretto agire ed operare, con le scelte, le motivazioni, le occasioni. L’obiettivo è pertanto offrire un quadro conoscitivo composito e realistico e al tempo stesso far emergere l’evoluzione dei cibi, le dinamiche della produzione, le ritualità degli usi attraverso i secoli e le peculiarità locali”. Durante l’inaugurazione della mostra, l’Azienda Biologica Vigneti Vallorani darà l’opportunità di degustare vini biologici come l’Avora che è un Falerio DOC sur lies del 2012 e Polisia, un Piceno Superiore DOC del 2011. Il percorso espositivo gratuito sarà visitabile fino al 30 novembre.
GLI SPETTRI ALL’USCIO – Da domenica 20 settembre fino a domenica 4 ottobre presso la libreria Rinascita di Ascoli Piceno sarà visitabile la mostra Personale di pittura di Tanya Del Bello. Il curriculum dell’artista? E’ originale e affascinante proprio come i lavori che verranno esposti. Lei stessa scrive: “Mi chiamo Tanya Del Bello e sono nata a Johannesburg (Sud Africa) il 09/01/1975, risiedo in un piccolo paesino, molto grazioso, dall’aria buona e dagli scorci suggestivi, Force. Sin da piccola ho sempre avuto la passione per il disegno e per tutte le svariate tecniche pittoriche. Sono autodidatta e cerco di esprimermi secondo quello che il cuore, l’anima e le emozioni ‘mi dicono’. Attualmente frequento un corso di pittura ad olio. Nel 2014 ho vinto il primo premio del concorso ‘Il sogno’ ad Acquaviva Picena e sono prossima ad una mostra a Torino…
Credo che l’arte sia ‘un’evasione pura’, una dolce preghiera e una meditazione potente. Credo anche che nutra la mia ‘sana follia’ e ne sono dipendente!”. La sala espositiva sarà quella che la libreria ogni giorno mette a libera disposizione di pittori, poeti, scrittori, ricercatori, uomini e donne che desiderano esprimere la loro passione più travolgente, giovani che sentono la necessità di raccontare quel tormento che è anche amore indissolubile e incondizionato. Difatti, nel cuore di Ascoli all’improvviso è possibile varcare la soglia di un luogo che conserva l’elisir di lunga vita perché, come ha sostenuto Umberto Eco: “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: perché la lettura è un’immortalità all’indietro”.
FRA I BORGHI FANTASMA – Ho scovato l’invito degli organizzatori della terza edizione del Discovery Trail dei Borghi Fantasma e l’ho trovato davvero accattivante: “Il nostro Trail Autogestito vuol dare un’occasione a quelli che già praticano il trail running e ai tanti che si stanno avvicinando a questa disciplina per ritrovarsi e correre insieme, senza l’assillo del cronometro, del GPS, delle classifiche e dei pettorali. Dimenticate per un giorno ogni velleità agonistica ed immergetevi nel cosiddetto ‘Borneo teramano’ alla scoperta dei borghi abbandonati e di uno in particolare (Laturo) che sta rinascendo, degli antichi rifugi dei pastori, delle sculture create dall’erosione sull’arenaria e (se saremo fortunati) della fuga veloce di un capriolo o del volo maestoso di un rapace”. Il programma è estremamente seducente. Coloro che amano correre e allo stesso tempo respirare le fragranze aromatiche del sottobosco, passare fra la rugiada che imperla le foglie di prima mattina, riempire i polmoni con la purezza della verzura montana, colmare gli occhi con la bellezza misteriosa e intrigante dei borghi fantasma e vivere l’istante con lo stupore nelle vene, non possono mancare a questo appuntamento. In fondo aveva ragione Lev Tolstoj: “Felicità è trovarsi con la natura, vederla, parlarle”. Il trail gratuito consisterà in un anello di circa 18 Km con partenza e arrivo a Olmeto, frazione di Valle Castellana (TE). Si correrà in ambienti selvaggi, spesso su sentieri immersi nella vegetazione e con alcuni fossi da attraversare. Gli organizzatori hanno sottolineato: “E’ fortemente consigliato dotarsi di telefonino, giubbino anti pioggia, pantaloni lunghi e scarpe adeguate al fondo sconnesso”. Per iscriversi bisogna andare sul sito www.backtowild.jimdo.com e compilare l’apposita scheda.
Buon divertimento!