ASCOLI PICENO – Terminata l’inchiesta sulla scomparsa della badante scomparsa nel dicembre 2013. Al termine di una complessa attività investigativa condotta dalla Polizia di Stato, il Sostituto Procuratore della Repubblica Umberto Monti ha notificato gli esiti ad un sessantenne ascolano, indagato per omicidio colposo e omissione di soccorso.
LE INDAGINI – Escluso, si dalla denuncia di scomparsa, il suo allontanamento volontario, sono state avviate le indagini per ricostruire gli spostamenti della donna. Sono state visionate tutte le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in città nei luoghi comunemente frequentati dalla donna, in particolare è stato acquisito un video che immortalava chiaramente la badante polacca che alle prime ore del primo dicembre, dopo essere uscita di casa, si era incamminata verso ponte San Filippo.
PONTE SAN FILIPPO – Proprio sul Ponte San Filippo si sono concentrate le indagini. Gli uomini della Polizia di Stato, unitamente ai Vigili del Fuoco anche con l’ausilio di sommozzatori, unità cinofila ed elicotteri, nonché del Corpo Forestale dello Stato, hanno scandagliato minuziosamente il fiume Tronto fino alla foce, mentre analoghe ricerche sono state effettuate nel mare Adriatico. Il corpo della donna, però, non è mai stato trovato.
LA SVOLTA – A segnare una svolta nelle indagini è stato il sequestro di un parabrezza di un’auto sostituito proprio il giorno seguente alla scomparsa della donna. I rilievi del caso si sono dimostrati compatibili con un investimento e acclarato il coinvolgimento di un sessantenne ascolano. I successivi accertamenti, con il supporto della Polizia Scientifica di Roma, hanno permesso di identificare il capello rinvenuto sul parabrezza e attribuirlo proprio alla badante scomparsa (o ad un altro individuo della sua stessa discendenza materna).