Mutui e case, binomio vincente nel biennio 2014-2015. Un primo dato molto importante, che ha permesso la ripresa del settore immobiliare, consiste nel fatto che gli acquirenti sono riusciti ad ottenere mutuo prima casa con una facilità maggiore rispetto gli anni passati. Le tassazioni e le concessioni infatti hanno subito una grande modifica, che ha permesso alle banche di erogare il suddetto finanziamento senza grosse difficoltà. Ad agevolare anche la riprese del settore è stato il crollo dei prezzi delle case: essendo questi diminuiti, l’importo dei finanziamenti richiesti dagli acquirenti è sceso anch’esso e ciò ha permesso delle dinamiche su come ottenere un mutuo per la prima casa molto più semplici rispetto agli ultimi tempi. Si tratta di due elementi che, combinati, hanno dato una nuova vita al settore immobiliare che, nel corso del biennio 2014-2015, è riuscito a uscire, seppur leggermente, dalla spirale negativa che ha caratterizzato i cinque anni precedenti.
La ripresa del settore bancario. A parlare positivamente di questi dati, che riguardano la ripresa del settore finanziario, sono stati alcuni enti che opera appunto in questo settore, che hanno raffrontato alcuni dati relativi agli anni passati. L’Associazione Bancaria Italiana ha infatti reso noto che la crisi del settore, iniziata nel 2007, ha fatto sì che la richiesta dei mutui prima casa sia crollata di oltre 65%. Questo dato negativo è stato rapportato al 2006, ovvero all’anno prima della crisi, il quale rappresenta anche gli ultimi dodici mesi dove il boom del settore immobiliare e bancario era ancora presenti sul suolo italiano. Solo nel 2014 si è registrato un nuovo incremento della richiesta dei finanziamenti per l’acquisto della prima casa: tale dato è aumentato solo del 14%, che comunque ha rappresentato un buon dato rispetto quello dell’anno passato. Ma è nel 2015 che tale dato ha raggiunto un incremento abbastanza positivo: secondo l’ABI, che racchiude in se quasi tutti gli istituti di credito più importanti sul suolo italiano, la richiesta dei mutui è aumentata del circa 55% rispetto al 2014 e questo solo nei primi sei mesi dell’anno in corso. La notizia fa ben sperare e si spera questo trend positivo possa aumentare e raggiungere una percentuale complessiva superiore rispetto quella registrata finora.
Il settore immobiliare tra alti e bassi. Il settore immobiliare, seppur sia in lieve crescita ha purtroppo registrato un dato negativo nel primo trimestre del 2015. Rispetto al 2014 infatti, l’Agenzia delle Entrate ha sottolineato come ci sia stato una piccola riduzione dell’acquisto delle case: si parla di circa il 4% in meno rispetto al 2014, dato altalenante che trasforma il settore immobiliare in uno dei meno stabiliti sul suolo italiano. Ma vi è stata davvero una riduzione oppure no? Secondo l’Agenzia delle Entrate bisogna prendere in considerazione anche il nuovo regime fiscale e alcune riduzioni sulle imposte. Rivalutando questi dati, l’Agenzia delle Entrare ha reso noto che, al contrario del primo dato, nel primo trimestre del 2015, le transizioni e soprattutto l’acquisto degli immobili è aumentato di circa 1%, che rappresenta un dato importante seppur abbastanza basso.
Il settore immobiliare tornerà forte come in passato? Una delle domande che gli esperti si pongono consiste nel capire se, il settore immobiliare, riuscirà a tornare forte e vincente come in passato anche alla luce delle nuove norme messe in atto dal governo. Purtroppo, la risposta che viene data dall’Agenzia delle Entrate risulta essere negativa.
Seppur il settore immobiliare abbia subito una leggera crescita, la difficoltà dei giovani nel richiedere un finanziamento, che permetta loro di poter acquistare casa senza alcuna difficoltà, risulta essere un problema abbastanza presente e grave sul suolo italiano. Di conseguenza, i giovani cercano di trovare altri metodi per comprare casa creando una serie di cali relativi all’acquisto delle case. Seppur siano stati realizzati alcuni fondi per agevolare la concessione dei mutui, il settore non sarà in grado di raggiungere lo splendore e gli ottimi livelli che lo rendevano unico nei quindici anni compresi tra il 1990 e il 2006.
Il settore immobiliare dunque sembra pronto a compiere dei piccoli passi in avanti, che gli potrebbero permettere di tornare a essere uno dei migliori settori sul suolo italiano, seppur le speranze di una nuova esplosione del settore sono molto poche e difficili da trasformare in realtà.