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ASCOLI PICENO – Raccolta differenziata e tariffe mense scolastiche. Sono state queste le principali argomentazioni illustrate dal sindaco di Ascoli Guido Castelli, nel corso di una conferenza stampa sul riequilibrio del bilancio comunale, che si è svolta questa mattina nella sala De Carolis di piazza Arringo.

LA RIORGANIZZAZIONE – “La legge di stabilità ha portato ad una riduzione della spesa di 2,4 milioni di euro e di conseguenza noi come Comune ci siamo trovati costretti a riorganizzare tutti i costi – ha spiegato il primo cittadino – Alla cifra citata va aggiunta l’Imu agricola, stimata in 380mila euro, ma questa rimane un’incognita. Abbiamo per cui impostato a febbraio gli scenari della nuova manovra di bilancio e oggi la ricalibriamo e la presenteremo nel prossimo consiglio comunale. Questa sarà un mix tra spending review e piccoli aumenti inevitabili, ma una cosa è certa non toccheremo di un euro il sociale”.

GLI INCREMENTI – Il sindaco poi ha focalizzato gli ambiti nei quali si registreranno degli incrementi. “Ascoli nel 2014 è risultata tra le prime dieci città in Italia ad avere uno dei costi della Tasi più bassi. Purtroppo, le tensioni che hanno generato la mancata costruzione della sesta vasca a Relluce porteranno i primi effetti negativi. Infatti saremo costretti a ritoccare di circa 14 euro annui il costo della tassa sui rifiuti – ha ammesso Castelli – In tal senso, è un obbligo sensibilizzare sempre più i cittadini all’attuazione della raccolta differenziata. E’ per questo motivo, che estenderemo il porta a porta anche nei quartieri di Monticelli, Porta Maggiore e Porta Solestà. Dobbiamo passare in un paio di anni dal 43% attuale ad almeno il 65%. Abbiamo registrato con piacere una esplosione di iscrizioni alle sezioni Primavera e Tempo Pieno, con conseguente aumento della somministrazione dei pasti – ha continuato il sindaco passando a parlare delle mense – Tale crescita ha portato un fisiologico incremento dei costi. Abbiamo deciso di ritoccare di 0,50 centesimi la fascia più alta che passa dai 3,30€ ai 3,80€. Le restanti fasce subiranno una maggiorazione inferiore, pari a 30 centesimi”.

GLI INVESTIMENTI – Spostandoci agli investimenti, Castelli ha spiegato che c’è una cifra di circa 560mila euro, derivante dalla rinegoziazione dei mutui e dall’avanzo di bilancio, che verrà utilizzata nei seguenti settori: 150mila euro per i generi alimentari nelle mense, 300mila euro per spese elettriche e di riscaldamento, 70mila euro per un Fondo Assicurazioni. Per ciò che concerne i risparmi prodotti dalla spending review attuata da palazzo Arengo negli ultimi anni, il sindaco dichiara che sarà ridotto del 50% il numero delle sim telefoniche ai dipendenti.

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