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Si rinnova per il diciassettesimo anno consecutivo l’appuntamento estivo con il TAU / Teatri Antichi Uniti, rassegna regionale di teatro classico che in una coniugazione funzionale e gradevole di beni e attività culturali offre l’opportunità di fruire i luoghi di interesse archeologico per la spettacolarizzazione restituendoli ad un ampio uso dall’impegno congiunto di Comuni, Regione, Amat e Soprintendenza. L’edizione 2015 – dal 27 giugno al 12 agosto – presenta diciotto appuntamenti di teatro per grandi e piccini ospitati in suggestivi luoghi di grande fascino, tra cui il teatro Romano di Ascoli Piceno.

GLI SPETTACOLI IN ASCOLI – Si inizia il 24 luglio al teatro Romano, quando andrà in scena una storia per i più piccini, Pescatori di stelle. Storie di miti del cielo del Teatro del Buratto, un invito ad alzare gli occhi, puntare il dito verso il cielo e farsi stupire dalle mille storie e leggende che brillano nelle nostre notti. Attraverso il racconto di grandi donne che rappresentano l’archetipo come Lisistrata, Medea, Fedra ed Elena, Il filo di Arianna con Caterina Murino e Stefano Artissunch indaga in forma di reading, il 30 luglio al teatro Romano di Ascoli Piceno e il 31 luglio in quello di Falerone, la condizione femminile, alternando momenti di teatro puro a videoproiezioni. È invece un viaggio di grande fascino nell’Iliade di Omero, affidato a straordinari interpreti come Moni Ovadia, Dario Vergassola, David Riondino, quello proposto in tre tappe con il progetto di Sergio Maifredi, Iliade un racconto mediterraneo, prodotto dal Teatro Pubblico Ligure. “Iliade – si legge nelle note al progetto – è il big bang della letteratura occidentale. Nei suoi versi sono racchiusi i geni di tutti i miti, di tutti gli eroi”. La narrazione orale di questa affascinante opera è affidata il 6 agosto a Pesaro (Rocca Costanza) a Moni Ovadia con il Libro I “L’ira di Achille”, mentre il 12 agosto ad Ascoli Piceno saranno Dario Vergassola e David Riondino a leggere il Libro XXIV “Achille e Priamo”.

PESCATORI DI STELLE – Questa è la storia di un tempo, un tempo molto tempo fa. Un tempo in cui nell’universo c’era una certa confusione. Un tempo in cui Giove era il dio del cielo. Nettuno il dio del mare. Ma, in quel tempo, a volte il mare si rifletteva nel cielo. E il cielo nel mare. I pesci, saltavano per sbaglio nel cielo diventando stelle. Le stelle cadevano nel mare per trasformarsi in stelle marine. Per non parlare dei cavalli, cavallucci marini, costellazioni di cavalli alati. Le stelle non stavano al loro posto nel cielo. E i marinai che provavano, nel loro navigare, ad orientarsi con le stelle del cielo si perdevano. Per questo c’erano la Signora Pescatrice e il Signor Pescatore di stelle. Il loro compito era quello di ripescare le stelle che si tuffavano in mare e rimetterle al loro posto nel cielo perché le stelle nel cielo raccontano delle storie come quella di Perseo e del suo cavallo alato o quella di Fetonte e del carro del sole. Anche sulla terra vi sono stelle trasformate in fiori come i narcisi e un po’ Narciso è anche il Signor Pescatore. E poi, una notte, apparve la stella Polare. Quando è notte alziamo gli occhi verso il cielo e lì ci aspettano le stelle che brillando, ci orientano, ci mostrano la strada e ci fanno sognare. Ogni stella ha una sua storia, una leggenda, un mito. Allora alziamo gli occhi, puntiamo il dito verso il cielo e facciamoci stupire dalle mille storie e leggende che brillano nelle nostre notti.

IL FILO DI ARIANNA – Nella trama, Il Filo di Arianna è il filo che Arianna, figlia di Minosse, re di Creta, dà all’eroe Teseo per aiutarlo ad uscire dal labirinto dopo aver ucciso il Minotauro. Nella mitologia greca la figura di Arianna rappresenta un ideale femminile che unisce l’intuito all’intelligenza, grandi qualità che consentono di trovare soluzioni ai problemi più intricati. Lo spettacolo, in forma di reading, alterna momenti di teatro puro a videoproiezioni e si presenta come un viaggio nell’universo femminile più profondo. Attraverso il racconto di grandi donne che rappresentano l’archetipo come Lisistrata, Medea, Fedra ed Elena, il filo di Arianna vuole indagare la condizione femminile. Il mostro chiuso nel labirinto è un mostro che oggi più che mai vive intorno a noi, impresso nella nostra educazione. In questo viaggio letterario tante coscienze femminili abitano la paura, una paura spesso rivelata in varie forme. Ma la donna è solo vittima o è anche fautrice della sua situazione? È questa la domanda che il testo, pensato come un radiogramma, si pone, e la denuncia, insita nello stesso, è il tentativo di riprendersi ciò di cui la donna è stata sempre privata… la sua libertà.

ILIADE – ACHILLE E PRIAMO – Iliade è il big bang della letteratura occidentale. Nei suoi versi sono racchiusi i geni di tutti i miti, di tutti gli eroi. Achille, Agamennone, Aiace ed Ettore ma anche Odisseo, a cui lo stesso Omero dedicherà l’altro grande codice della nostra cultura: l’Odissea. Ma anche Enea che, profugo, in fuga dalla propria città in fiamme, si vedrà affidato da Virgilio la responsabilità di portare sulle proprie spalle Anchise, il padre, la storia, la sua storia che è la storia vista dalla parte sbagliata, dalla parte di chi è stato sconfitto, e per mano il figlio, il futuro, la fondazione, Roma e l’Impero che verrà. Iliade è un racconto della prima guerra del Mediterraneo e quindi la prima guerra mondiale. Iliade è l’archetipo, il paradigma delle guerre che verranno. Nei suoi versi ci sono il conflitto, l’ira, l’eroismo, il dolore, il rancore, l’amore, il sangue, le armi, la paura, le madri, le spose, i padri, i figli ma soprattutto vi è la morte. La nera morte umanamente temuta, la bella morte eroicamente cercata. La morte che è fine di tutto e che per questo impone i patti di pace come catarsi finale.

TAU SOCIAL – Quest’anno, in collaborazione con IgersMarche, la rassegna di teatro antico lancia #instaTAU per un’archeologia social. Chiunque può diventare fotografo di scena o raccontare il TAU su Instagram con l’hashtag #instatau; in palio biglietti gratuiti per tutti gli spettacoli. Regolamento su www.nuovascenamarche.it.

BIGLIETTI – Biglietteria teatro Ventidio Basso 0736 244970; Amat e biglietterie del circuito 071 2072439 | Call center dello spettacolo delle Marche 071 2133600; la vendita online è su www.vivaticket.it. In caso di maltempo gli spettacoli si terranno al teatro Ventidio Basso.

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