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ASCOLI PICENO – Quello delle truffe agli anziani è un fenomeno sempre in aumento, individui che approfittano della buona fede delle persone per carpire e spesso rubare soldi o preziosi. La Polizia di Stato è intervenuta ieri a San Benedetto del Tronto per l’ennesima segnalazione, a seguito della richiesta di una cittadina 73enne vittima di una truffa.

IL FATTO – Verso le 16 una persona ha avvicinato la signora, presentandosi come dipendente Inps, e dicendole che erano arrivati gli arretrati della pensione di un proprio convivente, di cui la malcapitata era sul serio in attesa, ha comunicato la consegna degli arretrati con spese notarili pari a 1.300 euro. Il truffatore per dar credito alla situazione ha addirittura fatto finta di telefonare al figlio dell’anziana, che tradita dall’intera messa in scena gli ha consegnato 1.100 euro, con l’impegno che il malvivente sarebbe passato di nuovo alle 16.30 per ritirare le mancanti 200 euro. La vittima, una volta che il truffatore si era allontanato, accortasi dell’incongruenza degli orari concordati, e insospettitasi, ha chiamato il proprio figlio al telefono il quale le ha confermato di non aver ricevuto nessuna chiamata.

VADEMECUM CONTRO LE TRUFFE – La Polizia di Stato, ed in particolare la Questura di Ascoli Piceno, è da sempre impegnata nella sensibilizzazione dei cittadini ed in particolare delle fasce deboli per prevenire queste truffe, da ultimo con l’iniziativa “Attenti al ladro”, vademecum per la prevenzione e la sicurezza sviluppato con la Prefettura di Ascoli Piceno. Di seguito alcuni consigli per la prevenzione, ricordando che in caso di dubbio si può chiamare il 113 per un pronto intervento.

È inverosimile e comunque improbabile che persone non conosciute vengano ad offrire danaro o altre occasioni di facile guadagno senza una apparente ragione.
In ogni caso, qualunque sia la proposta che viene formulata, non è mai giustificabile l’urgenza di andare subito da un notaio o altro pubblico ufficiale ove occorre pagare. Anche per la registrazione di eventuali atti pubblici, il pagamento non deve essere sempre contestuale: in ogni caso fatevi sempre comunicare chi è il notaio o il pubblico ufficiale e verificate telefonicamente se è vero prima di ritirare o consegnare danaro.
Non prestate mai fede a persone che riferiscono di avere necessità immediata di danaro contante perché hanno avuto un lutto in famiglia: trattasi di un sistema usato ripetutamente per farsi consegnare soldi e sparire.
Non consentite mai l’accesso a persone sconosciute all’interno delle abitazioni anche se queste dimostrano di essere amiche di persone a voi note o dimostrano di conoscere i vostri familiari: in ogni caso prima di entrare fatevi dire il loro nome e verificate sempre presso le persone che vi hanno detto di conoscere.
Non prestate mai fede a persone che vengono al vostro domicilio con il pretesto di verificare la vostra pensione, le banconote che vi sono state consegnate o il vostro libretto: nessun ente (Inps ecc.) effettua controlli a domicilio e se ha bisogno di verifiche vi convoca presso gli uffici.
Prestare sempre attenzione e in caso di sospetto avvisare le forze di polizia (113, 112) se persone sconosciute, con pretesti di qualsiasi genere (tecnici comunali, operai del gas, rivenditori) chiedono di entrare in casa. In genere gli enti non mandano mai proprio personale a domicilio e comunque, se lo fanno, viene adeguatamente e preventivamente pubblicizzato. In tali situazione, poi, il personale deve essere munito di apposito tesserino di riconoscimento.
Se comunque consentite l’accesso in casa a una o più persone, fate in modo che le stesse non rimangano mai sole e prive di controllo.

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