LE MARCHE – Raccolgono pomodori, uva e frutta. Fanno i lavapiatti negli alberghi e nei ristoranti per l’estate. Sono i lavoratori stagionali che vengono dall’estero per svolgere mestieri temporanei e non qualificati. Tra il 2012 e il 2015, secondo il Centro Studi Sistema della Cna Marche, che ha messo a confronto le ripartizioni regionali dei decreti flussi emanati dal Ministero del Lavoro negli ultimi quattro anni, il loro numero si è più che dimezzato. Dai 300 lavoratori extracomunitari stagionali previsti nel 2012, siamo passati ai 125 di quest’anno. Ancora più consistente il “taglio” su base nazionale: da 31 mila lavoratori stranieri si è scesi a 8.600 . Come ogni anno, nei prossimi mesi potranno seguire altri ingressi di lavoratori extracomunitari stagionali fino a raggiungere un massimo di 13 mila.
MENO STRANIERI – Trentino Alto Adige (2.250), Veneto (1.600), Emilia Romagna (1.295) e Piemonte (1.120) sono le regioni che accoglieranno il maggior numero di lavoratori stagionali extracomunitari. Calabria (55), Molise (55), Sardegna (50) e Valle d’Aosta (25) i fanalini di coda.
“Mentre in passato – spiega il presidente Cna Marche Gino Sabatini – i nostri giovani non erano disponibili a svolgere certe mansioni legate al lavoro stagionale e la richiesta da parte delle imprese di lavoratori stagionali extracomunitari era alta, con la crisi sono sempre più numerosi i marchigiani disponibili per lavori stagionali. Di conseguenza, diminuisce il fabbisogno delle imprese di personale straniero ed il decreto flussi del Ministero del Lavoro si adegua al calo delle richieste”. Insomma, se da un lato aumenta la presenza di migranti anche nelle strutture di accoglienza marchigiane (attualmente sono 1.700), dall’altro si riduce il numero degli extracomunitari che arrivano in Italia e nella nostra regione per un lavoro, anche se stagionale.
LE MARCHE – La ripartizione dei lavoratori extracomunitari stagionali decisa dal decreto flussi del Ministero dell’interno nelle Marche per il 2015, prevede 70 ingressi da dividere tra le province di Ascoli Piceno e Fermo, 20 ad Ancona, 20 a Macerata e 15 nella provincia di Pesaro e Urbino. L’ingresso dei lavoratori stagionali non riguarda tutti i cittadini extracomunitari ma solo quelli provenienti da Paesi che hanno sottoscritto accordi con l’Italia: Albania, Algeria, Bosnia, Corea del Sud, Egitto, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Macedonia, Marocco, Mauritius, Moldavia, Montenegro, Niger, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Ucraina, Tunisia.
“Fino alla fine del 2015 – informa Sabatini – le imprese possono presentare via internet domanda di assunzione secondo le procedure indicate dal sito del Ministero dell’Interno. Una volta firmato il contratto agli sportelli unici per l’immigrazione, il lavoratore stagionale extracomunitario sarà formalmente assunto e potrà chiedere il rilascio del permesso di soggiorno. Gli uffici Epasa Cna sono a disposizione degli imprenditori che intendono assumere lavoratori stagionali extracomunitari”.