ASCOLI PICENO – Liste di attesa, potenziamento dell’offerta residenziale, attivazione delle Case della salute, prevenzione e assistenza domiciliare integrata. Sono i temi su cui si è sviluppato il percorso intrapreso dalla Regione Marche, con la delibera 149/2014, recepito dall’Area Vasta 5 e conclusosi con la firma delle organizzazioni sindacali confederate. Un documento di accordo che vede al centro cinque ambiti prioritari sui quali, sulla base di un confronto svolto nei diversi appuntamenti, si è concordato un programma di lavoro.
MASSIMO DEL MORO SUL PERCORSO DI AREA VASTA – “Sin dai primi mesi del 2014 ci siamo mossi in maniera determinata seguendo le indicazioni date dalla delibera della giunta regionale. Per quanto riguarda le liste di attesa – ha spiegato Massimo Del Moro – si è sviluppato un confronto su alcuni aspetti fondamentali: la garanzia dei percorsi per l’urgenza, il monitoraggio dei tempi d’attesa e del Piano attuativo di Area Vasta e lo sviluppo dell’attività per la presa in carico della cronicità. Per quanto riguarda le critiche sul nuovo riassetto delle emergenze siamo partiti con una sperimentazione che ci permette anche di portare delle eventuali modifiche ma mi sembra di poter dire che abbiamo ragione noi. I Codici verdi rappresentano il settanta per cento dell’utenza del pronto soccorso e quindi non va a incidere sulle emergenze, una rimodulazione del sistema dei medici di famiglia aiuterebbe sicuramente ad alleggerire il servizio”.
I SINDACATI SULL’ACCORDO CON L’AREA VASTA – “Quest’Area Vasta è stata la prima a partire con i tavoli di confronto – interviene Antonio Angelini della Cisl – sui temi che pensiamo i nostri cittadini reputino più importanti. Questo modo di operare ha fatto invertire la rotta anche ala Regione tanto che la metà dei posti letti assegnati sono stati attribuiti alla nostra Area Vasta”. “Per la prima volta al centro della discussione – interviene Marco Straccia della CGIL pensionati – c’è il modello della sanità marchigiana. Il risultato a cui si è arrivato oggi dipende anche dalle scelte passate quando si è deciso di non distruggere le risorse che si avevano ma di riconvertirle in base alle nuove esigenze che erano sorte. Abbiamo deciso inoltre l’attivazione di una nuova Casa della Salute anche nel Comune di Ascoli Piceno. Con questa realizzazione – continua Straccia – si vogliono mettere in campo le competenze, gli strumenti, i mezzi e le risorse che consentono di far fronte in modo efficace, ossia con ricadute positive per la salute dei cittadini”. “Oltre a quella di Ascoli abbiamo concordato anche sulla necessità di programmare l’attivazione di un’ulteriore Casa della salute a San Benedetto del Tronto. Tutti gli argomenti sono stati affrontati in maniera realistica – conclude Giuseppe Pacetti segretario della UIL – e quello che è scritto in questo accordo è tutto realizzabile. Sono presenti inoltre progetti di autovalutazione e miglioramento. I nostri incontri infatti non finiscono qui, sarà importante continuare a monitorare i risultati ottenuto con questo nuovo tipo di impostazione”.