CASTEL DI LAMA – La comunità terapeutica Casa Ama di Castel di Lama aprirà le sue porte per una due giorni di cultura ed eventi: torna l’Ama Festival e per l’edizione del 2015 il tema sarà “Chi ha paura dell’uomo nero?”
Il 4 e 5 luglio, per il secondo anno consecutivo, gli spazi della comunità verranno usati per eventi culturali, per creare una visione del mondo diversa e per “un vero e proprio investimento sul benessere”, commenta Maria Paola Modestini, vicepresindente dell’Ama-Aquilone.
“Il fine è l’integrazione – ha precisato la direttrice artistica Carla Capriotti – L’integrazione del “dentro” inteso come comunità terapeutica con il “fuori” in riferimento al mondo “normale”.
SEI GRADI DI SEPARAZIONE – L’Ama–Aquilone quest’anno presenterà come tematica un’indagine sulla figura “mitologica”, ma sempre attuale, dell’Uomo nero e lo farà basandosi sulla teoria dei Sei gradi di separazione di Stanley Milgram. L’Ama Festival aprirà sabato con l’Uomo Nero, il primo grado di separazione raccontato dallo psichiatra Peppe Dall’Acqua, dal giornalista Gabriele Nissim e dal reading dei Wu Ming 2 e Contradamerla. L’oscurità che lo segue come un’ombra è il secondo grado, che sarà interpretato dallo psicoterapeuta Claudio Widmann e dal documentarista Marco Cruciani con “ Calma e gesso: in viaggio con Dondero”.
L’ombra ci accompagna alla luce, il terzo grado con lo scrittore Aldo Nove. La luce è la conoscenza e anche il quarto grado di separazione che apre la giornata di domenica con le lectiones di due filosofi, Marco Vannini e Diego Fusaro, e il racconto della conoscenza astrologica di Marco Pesatori. Il quinto grado è Odisseo (Ulisse) – che in greco significa colui che è odiato e per questo incarna l’essenza dell’uomo nero – sarà trattato dal filosofo Franco Rella e teatralizzato da Moni Ovadia. Il sesto e ultimo grado di separazione riporta il pubblico all’inizio del percorso “espositivo” attraverso la conferenza-incontro “L’uomo nero sono io” con Moni Ovadia, mons. Vinicio Albanesi e Giuseppe Frangi. (programma completo)
IL TATUAGGIO – Per questa sua seconda edizione l’Ama Festival ha previsto anche un approfondimento legato al tatuaggio.“Tante persone che frequentano la nostra comunità – continua Battistini – utilizzano il tatuaggio come forma di narrazione legata anche a esperienze di carcerazione. Le loro storie sono scritte sulla pelle”.
Oltre alla mostra fotografica tematica, realizzata dal fotografo Alessandro d’Angelo, interverranno sul tema gli scrittori Alessandra Castellani e Nicolai Lilin.
SPETTACOLI – A chiudere le due serate di Ama Festival sarà, il 4, l’Orchestra di Piazza Vittorio in “ottetto” ; domenica invece sarà la volta Ascanio Celestini con lo spettacolo teatrale “Racconti d’Estate”(Entrambi alle ore 21:30). Durante i due giorni, dalle 17, si potrà assistere agli spettacoli curati da Fof Circus Ama Festival edition con la Di Filippo Marionette, Ete Clown, gli acrobati del Duo Kaos, il giocoliere Giorgio Bertoldi e il mangiafuoco Raul Somarriba. Numerosi gli stand espositivi presenti che avranno come ospiti EquiLibri, il Cna Marche, la Fondazione Prosolidar Onlus, Made in Carcere, Emergency.
Il Festival è a ingresso gratuito.