ASCOLI PICENO – È decisamente pieno il bicchiere di Terroir Marche al termine del lungo week-end di degustazioni, laboratori e iniziative culturali all’insegna di un’agricoltura etica. I numeri della prima edizione della manifestazione organizzata dai vigneron bilogici delle Marche rivelano un ampio successo dell’iniziativa e lanciano un messaggio forte che va al di là di un buon bicchiere di vino: puntare su qualità e ambiente per promuovere economia e turismo in regione è una strada che si può – e si deve – percorrere.
OLTRE 700 VISITATORI – Sabato e domenica sono state oltre 700 le persone che hanno varcato le porte di Palazzo dei Capitani per incontrare i produttori e degustare i vini biologici delle Marche, mentre sono andati sold out i laboratori di degustazione tenuti da docenti di caratura internazionale come Giampaolo Gravina, Walter Speller, Fabio Giaveoni, Sandro Sangiorgi, Armando Castagno e Paolo De Cristofaro, arrivati ad Ascoli per raccontare i migliori vini e vitigni delle Marche.
“Siamo davvero contenti per la risposta di pubblico e per l’interesse dimostrato dai visitatori – commenta soddisfatto Federico Pignati, presidente del consorzio Terroir Marche – molti dei quali sono arrivati da altre regioni per conoscere la nostra proposta di un’agricoltura etica in una triplice valenza: nei confronti del territorio attraverso la scelta bio, nei confronti dei consumatori attraverso una politica di prezzo equo e nei confronti dei lavoratori attraverso relazioni incentrate sulla valorizzazione dei rapporti umani e la produzione diretta”.
A caratterizzare fin da subito la nascita – nel maggio del 2013 – del consorzio Terroir Marche è stata una visione “allargata” dell’agricoltura, ben visibile sia nello statuto sottoscritto dalle undici cantine socie sia nel programma del primo evento pubblico andato in scena nel week-end, che ha dato spazio a temi culturali, sociali, ambientali ed economici attraverso momenti di incontro e riflessione. Una proposta capace di attirare non solo centinaia di turisti e amanti del vino durante la due giorni ascolana, ma anche l’interesse di diversi produttori marchigiani che si riconoscono nella proposta di Terroir Marche e che in un prossimo futuro potrebbero andare a infoltire le fila delle undici cantine attuali: Aurora, La Valle del Sole, Paolini e Stanford di Offida (AP), Fiorano di Cossignano (AP), Pantaleone di Ascoli, Vigneti Vallorani di Colli del Tronto (AP), La Distesa e La Marca di San Michele di Cupramontana (AN), Pievalta di Maiolati Spontini (AN), Collestefano di Castelraimondo (MC) e Valturio di Macerata Feltria (PU).