SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il GUS Gruppo Umana Solidarietà, in collaborazione con il Comune di San Benedetto del Tronto e l’associazione Ora et Labora, ha inaugurato oggi, 14 maggio, il Centro di Accoglienza Casa delle Genti SBT, in via Calatafimi 125. Per l’occasione erano presenti anche Avvocato di strada Onlus, organizzazione di volontariato che fornisce gratuitamente consulenza e assistenza legale ai cittadini privi di dimora, con cui il GUS ha siglato un accordo a livello nazionale.
LA STRUTTURA – Il Centro di Accoglienza Casa delle Genti SBT, che accoglie fino a venti ospiti tra cui senza fissa dimora (uomini) e famiglie che sono momentaneamente senza casa o sono state sfrattate, risponde alle situazioni di emergenza sociale e abitativa che sempre più colpiscono il territorio marchigiano e le fasce più deboli, fragili e disagiate della popolazione. La struttura offre, grazie anche alla collaborazione dell’associazione Ora et Labora, un servizio di pernottamento, fornitura abiti e mensa alle persone in accoglienza nonché un servizio di orientamento con percorsi individualizzati affinché si possano creare opportunità di inserimento sociale e lavorativo. Il Centro di Accoglienza prevede la presenza notturna di un operatore specializzato del GUS e di personale qualificato a garanzia e a tutela di ciascun ospite ed ha attivato un numero di reperibilità h 24 (3938648125). È stata, inoltre, avviata una collaborazione tra l’Ospedale, il Sert, il Dipartimento di Salute Mentale per poter garantire, in caso di necessità, interventi di assistenza socio-sanitari adeguati e al tempo stesso, laddove richiesto, rendere disponibile il Centro di Accoglienza ai casi segnalati dagli Organi istituzionali competenti.
“Come organizzazione che da venti anni si occupa della promozione e tutela dei diritti umani e di accoglienza – dichiara Paolo Bernabucci, presidente del GUS Gruppo Umana Solidarietà – non potevamo non fare la nostra parte e dare il nostro contributo in un momento di forte crisi e disagio economico e sociale e far fronte alle nuove e sempre più diffuse forme di povertà presenti sul nostro territorio. In questi ultimi anni accanto alle persone senza fissa dimora è aumentato il numero di quanti, pur avendo un alloggio, non hanno il necessario per vivere e non riescono a far fronte a tutte le spese necessarie o di famiglie in difficoltà con redditi scarsi o assenti per le quali alcuni gesti quotidiani diventano molto difficili e la semplice cura della persona costituisce un grande problema. Faremo il nostro meglio, grazie anche alla nostra esperienza pluriennale nell’accoglienza e presa in carico della persona – conclude Bernabucci – per andare incontro alla difficile condizione di queste persone e ridare loro una vita dignitosa contribuendo alla riacquisizione della propria autonomia”.