COSSIGNANO – Venerdì 24, alle 21, presso la Sala delle Culture della residenza municipale, si terrà un incontro sul tema Preservare gli ulivi organizzato dall’amministrazione comunale. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con il Bio-Distretto “Il Piceno”, promossa e coordinata dall’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica (AIAB Marche).
L’EVENTO – L’obiettivo è quello di informare e aggiornare gli addetti alla coltivazione olivicola e alla produzione olearia sulle tecniche di potatura e trattamenti fitosanitari con metodo chimico e biologico in funzione della qualità dell’olio. Quindi, consigli e diffusione di buone pratiche agricole per la cura degli ulivi a favore di una produzione di qualità dell’olio nei suoi molteplici impieghi, in funzione delle ormai acclamate proprietà salutistiche dell’extravergine d’oliva e degli altri prodotti dell’ulivo per la salute umana, le sue caratteristiche e il suo crescente utilizzo nella cosmesi. Relazioneranno i docenti Bruno Amurri, Leonardo Seghetti e Renata Alleva, mentre il sindaco Roberto De Angelis presenzierà e condurrà l’incontro.
L’OLIO – Rappresenta un’importante fonte di reddito per diverse imprese agricole oltre che elemento basilare della dieta mediterranea. Purtroppo nelle Marche la produzione d’olio del 2014 è crollata di oltre il 50%, scendendo da più di 40 mila ad appena 20 mila quintali. Se il 2014 resterà probabilmente nella storia come una delle peggiori annate dell’olivicoltura marchigiana, non bisogna dimenticare i passi da gigante compiuti in questi anni dall’extravergine nostrano, diventato sinonimo di alta qualità.
I DATI – La coltura dell’ulivo nelle Marche ha conosciuto negli ultimi trent’anni un’espansione passando dai circa 6500 ettari dei primi anni ‘80 ai 13.515 del 2010 (dati Istat). Sempre secondo l’Istat, le aziende olivicole nella Regione sono circa 22.000 con 160 frantoi attivi. Per quanto riguarda il biologico, le aziende sono 1.000, per una superficie di circa 1.600 ettari. Le attuali coltivazioni biologiche dimostrano come l’olio ben si presti all’adozione di tecniche colturali ecocompatibili con le caratteristiche del paesaggio marchigiano. Il valore della produzione olivicola marchigiana è di 20 milioni di euro circa. Le Marche vantano anche due Dop nel settore olivicolo (Olio di Cartoceto Dop e Oliva Ascolana del Piceno Dop). Sempre più vicino è il riconoscimento della Igp.
Salvaguardare la resa e la qualità dell’olio anche in annate difficili, tra tecniche agronomiche ed interventi fitosanitari nella gestione dell’oliveto sarà dunque il tema cardine della serata, in un territorio in cui la coltivazione e l’estrazione ha una lunga tradizione, a partire dal territorio della Provincia di Ascoli Piceno, mentre si auspica che nella vetrina internazionale di Expo si possa valorizzare anche la qualità dell’olio marchigiano per promuovere il territorio rurale e favorire flussi turistici legati all’ambiente, alla cultura e alla scoperta di destinazioni minori ma sicuramente preziose come ad esempio il piccolo e antico borgo di Cossignano.