ASCOLI PICENO – Nella seduta dell’esecutivo comunale del PD, che si è tenuta ieri, è stata nominata dal segretario, come nuova componente, Natalia Virgulti. Renziana della prima ora e docente presso il Liceo Classico di Ascoli Piceno, si occuperà in particolare di scuola, cultura e istruzione. Con l’ingresso della prof. Virgulti si allarga dunque la segreteria del Pd cittadino, che vuole essere espressione di tutte le sensibilità del partito.
LE PRIORITÀ – “Nella seduta dell’esecutivo – si legge in una nota – sono state anche tracciate le linee programmatiche in vista delle Regionali per dare risposte ad una città alle prese con mille problemi come la drammatica emergenza occupazione, il polo universitario al palo, le frazioni abbandonate a se stesse, la necessità di ridare slancio al commercio in centro storico, senza contare l’onda blu dei parcheggi a pagamento che si allarga su tutta città nel caos dei cantieri e di una circolazione senza programmazione”.
Proprio la crisi occupazionale e la delicata vertenza Prysmian è al centro della riflessione di una delle due candidate del partito alle prossime elezioni, Monica Acciarri, (l’altra è Anna Casini).
LA NOTA DI ACCIARRI – “Spostato a data da definirsi il tavolo sulla vertenza Prysmian – dichiara Acciarri – che doveva tenersi alle 16 di lunedì 13 aprile presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Il rinvio è dovuto al fatto che nel frattempo il viceministro Claudio De Vincenti è stato nominato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Mi ha informato di questo cambiamento l’assessore regionale Marco Luchetti con il quale sono in continuo contatto per trovare possibili soluzioni alla situazione grave nella quale versano le famiglie dei 120 lavoratori dello stabilimento di Ascoli Piceno. Si intrecciano voci su voci anche su ipotetiche volontà di ricollocazione (ma dove?) dei dipendenti. Di fronte a situazioni come questa è urgente non vestire i panni del medico pietoso al capezzale del paziente, ma mettere in atto una terapia alternativa da giocare proprio sul terreno della politica”.
L’INTERVENTO DEL GOVERNO – “A breve sarà nominato il nuovo viceministro ala Sviluppo Economico – continua Acciarri -, a questo punto il ‘tavolo corto’ che deve essere chiesto e ottenuto è quello tra il Governo e il Piceno. Ci devono restituire una fisionomia industriale che già avevamo nel 2009. Il Piceno aveva i requisiti d area svantaggiata o depressa, martoriata da una crisi industriale complessa. E allora? Cosa è cambiato dal 2009? Forse è aumentata l’occupazione nel territorio? Hanno aperto altre industrie? Sono diminuiti i cassintegrati? No, è esattamente il contrario: il Piceno è sprofondato ancora di più. Dunque se non si vuole essere ipocriti, ora la politica può recitare la parte del protagonista, il Governo non può disconoscere diritti che altri territori nelle stesse nostre condizioni hanno avuto. La Prysmian, se avessimo gli incentivi delle aree svantaggiate, può certamente avere un altro investitore. In altri settori si potrebbero avere accordi di programmi come se ne sono fatte per centinaia di milioni di euro in altre regioni che godono di quella veste giuridica. Questa è l’azione immediata che noi come Piceni, come Marche dobbiamo fare da oggi, ma questo non vuol dire andare a Roma lunedì con le pive nel sacco. Per questi 120 concittadini, per le loro famiglie, la battaglia per non chiudere va portata avanti con fermezza”.