SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Scattata l’operazione Tesino della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno nei confronti di M.M., 49enne residente a Grottammare. Il nucleo familiare dell’uomo possedeva, secondo quanto dichiarato negli ultimi 13 anni, beni e redditi di un valore di circa 85 mila euro. A destare sospetto l’elevato tenore di vita del grottammarese: le indagini hanno così hanno permesso di scoprire che il patrimonio – immobiliare e non – accumulato negli anni valeva oltre un milione e duecentomila euro. Tra i beni sequestrati figura anche una villa di pregio – con corte esclusiva e piscina – di complessivi tre piani, sita a Grottammare, a poche centinaia di metri dal lungomare. L’uomo è inoltre considerato di “spiccata e attuale pericolosità sociale”, indiziato di gravi reati, in passato è già stato processato e condannato diverse volte, per reati di truffa, appropriazione indebita, ricettazione, tentato riciclaggio, falso, sostituzione di persona, bancarotta, esercizio abusivo di attività finanziaria.
NORMATIVA ANTIMAFIA – Si tratta di una delle prime applicazioni, nelle Marche, di misure patrimoniali in materia di normativa antimafia e che va a colpire l’abitualità criminale e pericolosità sociale c.d. “comune” del soggetto allo scopo di neutralizzarne la riconosciuta attitudine a porre in essere condotte illecite laddove si preveda con ragionevole grado di probabilità che il medesimo continuerà ad adottare tali condotte. Il solido quadro indiziario fornito dalle fiamme gialle all’Autorità Giudiziaria è stato ritenuto da questa idoneo a consentire l’emissione di una misura ablatoria dei patrimoni di origine illecita o ingiustificati nel loro possesso. Il provvedimento così eseguito, adottato ai sensi del D.Lgs. 159/2011 (codice antimafia), si colloca nel contesto di una misura di prevenzione patrimoniale, disposta dal Tribunale di Fermo a seguito di proposta avanzata dal Procuratore della Repubblica – Domenico Seccia – che ha diretto le indagini, richiedendo tra l’altro anche l’applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza e deposito di cauzione di 150 mila euro.