Ancora una volta ha riscosso un successo formidabile, nonostante le temperature tutt’altro che primaverili e le condizioni meteo non proprio favorevoli, il “Campionato Mondiale di Scuccetta”, l’evento organizzato da Nazzareno Migliori che si è svolto questa mattina a piazza Arringo, richiamando centinaia di partecipanti da ogni parte del territorio.
IL PODIO – A trionfare, nella 26esima edizione dell’attesa manifestazione, è stata la piccola Livia Celani (che vive a Roma ma i genitori sono ascolani), che al termine di una lunga ‘battaglia’ a colpi di uova sode, di fronte anche ad un numeroso pubblico, ha superato in finale Alessia Rocchi, conquistando appunto il titolo di ‘campione del mondo’ e succedendo, nell’albo d’oro, al giovanissimo Simone Porfiri, il quale si aggiudicò invece la scorsa edizione. Al vincitore è andato un meraviglioso uovo di Pasqua decorato offerto dalla pasticceria “Angelini”, mentre le uova per la gara sono state messe a disposizione dell’organizzazione da parte dell’azienda “Eurovo”. Sul terzo gradino del podio, poi, è salito Michael Di Salvatore.
UN DOPPIO OBIETTIVO – Come sempre, l’obiettivo che Migliori ha voluto raggiungere attraverso questa iniziativa è stato duplice: mantenere viva una tradizione che si ripete oramai da secoli e, allo stesso tempo, contribuire alla ricerca delle migliori cure per combattere la sclerosi multipla, con i fondi raccolti che sono stati destinati all’Aism di Ascoli. Oltre un centinaio, infatti, sono stati i partecipanti di tutte le età, dai bambini fino agli anziani, che si sono affrontati in un torneo ad eliminazione diretta, appassionante fino all’ultimo duello.
LA TRADIZIONE – Per chi non la conosce, è importante sottolineare che quella della ‘scuccetta’ è un’usanza prettamente ascolana che, da tradizione, caratterizza il periodo di Pasqua. I due giocatori, entrando maggiormente nel dettaglio, battono tra loro le punte delle proprie uova, rigorosamente sode, e vince chi per primo riesce a rompere l’uovo dell’altro. “Si tratta di un gioco antico, che però continua ad affascinare tutti, dai più piccoli ai più vecchi – ha spiegato con entusiasmo l’organizzatore Zè Migliori – Non esiste un ascolano che non si riconosca in questa tradizione ed uno degli obiettivi principali della manifestazione è proprio quello di tramandare la ‘scuccetta’ alle nuove generazioni, per fare in modo che tale usanza non si estingua nel corso del tempo. E’ una tradizione che ha caratterizzato l’infanzia di migliaia di ascolani – ha concluso Migliori – e dobbiamo fare di tutto per mantenerla sempre più viva e portarla avanti”.