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ASCOLI PICENO – Qual è il futuro di San Marco? Da tempo si parla di un rilancio del pianoro con l’evocazione della creazione di un parco urbano o, più in generale, di una riconversione e rivitalizzazione del luogo. William Scalabroni di Italia Nostra coglie l’occasione per “metter in guardia” le amministrazioni comunale e provinciale per evitare che un progetto di rilancio sia condizionato da privati. Scalabroni ne è certo: San Marco è un bene comune di tutti gli ascolani.

LA NOTA – “Sono trascorsi solo alcuni mesi da quando in Consiglio Comunale si è discusso il PRG e sulle pagine dei giornali locali, alludendo a San Marco, veniva data la notizia: ‘Nasce un grande Parco Urbano’. Agli ascolani, molto legati a quel luogo, fece piacere questo annuncio. Alcune associazioni ritennero opportuno segnalare alcune emergenze esistenti, sfuggite ad una prima elencazione. Oggi la stampa locale torna sull’argomento ‘San Marco’ parlando di un vertice per rilanciarlo. Questa volta è l’amministrazione provinciale che prevede di poter intervenire utilizzando un finanziamento della Comunità Europea. Benissimo, Dio lo voglia: ma è bene tener presente che c’è il pericolo che molti ‘pianetti’, che dal Pianoro salgono sino al Rifugio Paci, possano essere ‘usucapiti’ da un privato. Se ciò dovesse accadere sarebbe un fatto grave non solo per tutta la comunità privata di un bene comune ma, anche, per la realizzazione degli interventi che si intende effettuare sul Pianoro. Occhi aperti dunque da parte degli amministratori comunali, provinciali e delle associazioni ambientaliste e di tutela, per essere pronti a battersi efficacemente e concordemente per evitare che si concretizzi questa evenienza”.

SUL COTUGE – “Colgo l’occasione per dire al presidente del Cotuge di non abbandonarsi a dei sogni pindarici. Il progetto elaborato, che prevede un impianto di risalita che dal Pianoro raggiunge i campi di neve di Monte Piselli, è irrealizzabile per l’enorme costo di esecuzione e per quello molto elevato di manutenzione. Dobbiamo chiederci inoltre: a cosa servirebbe? Si guardi attorno e valuti le tante difficoltà che già ora il Cotuge deve superare per tenere vivi i piccoli impianti di risalita di Monte Piselli e le moltiplichi per cento. Se con il suo progetto ha voluto scherzare possiamo anche essere passarci sopra. Altrimenti sarebbe meglio parlarne nel periodo di carnevale”.

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