VERONA – “I piceni popolo d’Europa” è il titolo della monografia presentata ieri a Vinitaly, nel corso di un evento coordinato dal giornalista Antonio Paolini. Il volume si caratterizza per lo sforzo fotografico, che sorprende per la sua bellezza tutti coloro che non conoscono bene le Marche, in particolare la zona di Ascoli Piceno, Fermo e Offida.
IL LIBRO – La civiltà risale al 900 avanti Cristo, quando i piceni, guerrieri temuti ma, soprattutto, agricoltori sapienti, impostarono fiorenti rapporti economici con i Paesi del nord Europa. Visitare queste zone impone un tuffo nel passato, in percorsi di arte e cultura unici e affascinanti. L’ideale per un turismo intelligente, che spazia dalle splendide spiagge di Grottammare e di San Benedetto del Tronto fino alle colline che si spingono ai 900 metri di altezza e dalle quali si godono paesaggi infiniti, i cui orizzonti giungono al mare.
Il Consorzio Vini Piceni funge da ambasciatore nel mondo delle bellezze di questa parte meridionale delle Marche. Trentaquattro sono i soci, ma almeno cinquecento i viticoltori che, attraverso le cantine sociali, operano in collaborazione col Consorzio, presieduto da Angela Velenosi e diretto da Armando Falcioni. C’è un altro elemento che caratterizza “il popolo d’Europa”: la partecipazione dei giovani alla protezione della terra e all’innovazione delle coltivazioni. Sono i ragazzi usciti dallo storico Istituto Agrario “Celso Ulpiani” di Ascoli Piceno e dalla facoltà di agraria delle Marche. Non è un caso dunque che nella zona del consorzio ci siano esempi di biodiversità apprezzati in tutto il mondo. Una biodiversità che riguarda anche le pescose acque che bagnano il litorale piceno. È in questo quadro di armonia terra-acqua-aria che nascono i vini piceni, essenza di un’identità unica, che guarda al futuro con coraggio e orgoglio delle proprie radici. Le foto della monografia sono di Giò Martorana. Le analisi sensoriali di tutte le denominazioni tutelate dal Consorzio Vini Piceni quali Rosso Piceno, Rosso Piceno Superiore,Falerio, Falerio Pecorino, Offida Pecorino, Offida Passerina, Offida Rosso e Terredi Offida Spumante e Passito, che occupano l’intera seconda parte dell’opera, sono certificate dal prestigioso Centro di analisi sensoriale di Matelica (MC).