ASCOLI PICENO – Favorire l’integrazione tra i ragazzi disabili o che vivono in situazioni di difficoltà attraverso la Pet Therapy oppure dei corsi teorico-pratici di ortoterapia. Questo l’obiettivo principale che la sezione ascolana dell’Unitalsi intende raggiungere attraverso il progetto “Il Giardino Magico”, che è stato finanziato dal Consav e che prenderà il via domani all’istituto agrario “Ulpiani”. L’iniziativa è stata presentata questa mattina in diocesi dal presidente della stessa Unitalsi, Anna Saveria Capriotti, il vescovo Giovanni D’Ercole, il dirigente scolastico dell’Ulpiani, Maria Luisa Bachetti, e Stefano Moscatelli, presidente dell’associazione “My Dog”.
IL PRESIDENTE – “I nostri volontari, dall’ormai lontano 1937, si occupano di persone emarginate e in difficoltà – ha spiegato la Capriotti – Nel corso degli ultimi anni, però, l’attenzione si è spostata soprattutto sui minori disabili o con disagio sociale, nonché sugli immigrati”. Per quanto riguarda il progetto, questo si divide in due diverse attività. A cominciare, come detto, dall’ortoterapia. Si partirà, a tal proposito, da una prima fase teorica con video e semplici lezioni sulle tipologie di piante, di terreni, ad una fase successiva con la preparazione del terreno e la messa a terra di piante. A ciò, poi, si aggiungerà la parte relativa alla cura delle piante con l’annaffiatura, la pulizia del terreno e la raccolta. Il primo incontro, appunto, è in programma per domani alle 16.30 all’Ulpiani, mentre l’appuntamento seguente sarà per il 15 aprile. Il progetto dell’ortoterapia proseguirà il 6 maggio e il 26 agosto, sempre nel pomeriggio, a Valle Orta di Appignano, a Casa Madre Maria”.
LA PET THERAPY – Per quanto concerne la Pet Therapy, invece, ci sarà un primo momento teorico con brevi lezioni sull’approccio con i cani, sul prendersi cura, le tecniche di comunicazione e tante altre attività. Gli incontri, in questo caso, si svolgeranno sempre a Valle Orta l’8 giugno, il 22 giugno, il 6 luglio, il 7 settembre e il 21 settembre.
D’ERCOLE ENTUSIASTA – “E’ importante mettere a contatto i ragazzi disabili, o che comunque si trovano in condizioni difficili, con la natura e con gli animali – ha commentato il vescovo D’Ercole – Si tratta, a mio avviso, di un modello educativo importante che deve essere imitato e che in altre regioni d’Italia ha già ottenuto dei risultati notevoli”.