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CASTEL DI LAMA – Il consigliere di maggioranza Pio Silvestri prova a ricomporre il puzzle di una vicenda in cui si fronteggiano due diverse anime di “Castel di Lama per tutti”, ognuna con la propria verità, tanto da spingere il Movimento Cinque Stelle a organizzare una sorta di consultazione popolare online per comprendere l’opinione dei cittadini.

LA NOTA DI SILVESTRI – Dopo il ritiro delle deleghe a Sandra Sprecacè, con successiva risposta dell’ex assessore, Silvestri – che faceva parte del gruppo dei “dissidenti” insieme a Domenico Angelini – esprime in una nota delusione e rammarico per un progetto naufragato sul nascere, affidandosi a una riflessione dai toni meno accessi.
“A seguito degli avvenimenti degli ultimi giorni tra il sindaco e Sandra Sprecacè, – dice Silvestri – compagna di cordata elettorale che ha portato la lista Castel di Lama per tutti alla vittoria, mi sorge spontanea una riflessione: dopo la ‘prima sorpresa’ del 4 giugno, il nostro dissenso, come il sindaco ben sa, non è derivato dall’accaparramento di questa o quella poltrona, bensì dagli impegni assunti in campagna elettorale per i quali i cittadini di Castel di Lama ci avevano accordato il consenso di amministrare. La cosa che più mi rammarica è che il tutto doveva essere fatto con il massimo della collegialità, invece abbiamo dovuto constatare un silenzioso protagonismo del vicesindaco, tendente ad isolare il sindaco dal resto della sua maggioranza e dalla comunità lamense. Le nostre astensioni, accompagnate da valutazioni critiche sull’operato dell’amministrazione, sono state effettuate perché tenuti all’oscuro di tutto, si è chiesto il nostro voto sempre all’ultimo momento come se il nostro ruolo fosse quello di alzare la mano in consiglio comunale”.

Il consigliere punta quindi il dito su Gianluca Re, ma apre al confronto e chiede al sindaco e al suo vice “di dare risposte non assumendo decisioni che assomigliano più a ‘purghe staliniane’ che a confronti democratici che sono alla base di una buona e corretta amministrazione”. E rivolto a Re, dichiara: “sarebbe stato più opportuno che il vicesindaco avesse fatto non uno, bensì cinque passi indietro, ritornando alla postazione dove era stato messo dagli elettori, portando così oltre alla collaborazione, che da parte nostra non è mai mancata, la serenità, che è elemento base e collante tra gli amministratori e spinta propulsiva per il raggiungimento degli obiettivi prefissati nel nostro programma elettorale. Tutto ciò nell’interesse della comunità lamense, che tanto ne ha bisogno dopo il precedente passato amministrativo. Le scelte fatte sono quelle che realmente vogliono i cittadini di Castel di Lama?”
Solo nelle prossime settimane, e in vista del consiglio comunale, si saprà se esiste una possibilità di chiarimento politico tra le due anime di “Castel di Lama per tutti”.

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