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ASCOLI PICENO – La Prysmian continua a ricevere dimostrazioni di solidarietà. Stamattina anche l’attore e show man Rosario Fiorello, che si trova in Ascoli per il suo tour teatrale, ha fatto visita al presidio davanti allo stabilimento. Fiorello via twitter ha scritto: “qui si prende freddo per difendere il posto di lavoro!” pubblicando una foto in segno di vicinanza ai lavoratori.

LE RASSICURAZIONI DI CASTELLI – Il sindaco di Ascoli Piceno, in trasferta ieri a Roma, ha fatto sapere: “In data odierna, nel corso della mia trasferta romana e a seguito dei contatti già intrattenuti con il sottosegretario al Ministero per le attività produttive Simona Vicari, mi sono confrontato con il dott. Giampiero Castano responsabile dell’unità gestione vertenze del Dicastero. Il dott. Castano ha accolto favorevolmente la mia richiesta di dare priorità assoluta alla vertenza Prysmian ed in questo senso si è impegnato a convocare un tavolo nazionale entro la prossima settimana. Nel merito della vicenda ho avuto modo di esporre al dott. Castano la problematica connessa ai finanziamenti pubblici ottenuti dalla Prysmian in riferimento ad altri stabilimenti del gruppo situati nel territorio nazionale. Ho evidenziato, in particolare, la singolarità di un intervento di politica industriale che – dirigendosi solo su alcuni tra gli stabilimenti Prysmian – paradossalmente potrebbe generare effetti negativi rispetto all’occupazione complessiva del gruppo. A questo riguardo, Il dott. Castano ha chiesto ad INVITALIA una dettagliata relazione sul contenuto e la disciplina dei contratti di sviluppo siglati in favore del gruppo Prysmian proprio allo scopo di accertare la coerenza tra detti interventi di sostegno finanziario e l’annunciata volontà di smantellamento dello stabilimento di Ascoli”.

PICENO TECNOLOGIE – Tra gli interventi sul caso Prysmian, c’è anche quello dell’associazione Piceno Tecnologie, che via web scrive: “Non vi sognate di arginare la chiusura e la fuga da Ascoli delle grandi aziende! Ci tornano alla memoria queste parole e lo fanno assumendo l’aspetto di un tetro anatema dal quale sembra non ci sia via di scampo. Così Giampietro Castano commentava la morte della Manuli. Da allora, la zona industriale della provincia di Ascoli Piceno, un tempo fiorente, ha vissuto una interminabile emorragia di posti di lavoro, competenze professionali e reddito. Il tutto, secondo un copione facilmente intuibile. L’ultimo caso è quello della Prysmian, azienda eccellente nella produzione di cavi elettrici per i più svariati usi, dalle piattaforme per le estrazioni petrolifere sottomarine alla costruzione di centrali nucleari. L’associazione Piceno Tecnologie, da sempre impegnata nel rimarcare l’importanza che le politiche industriali di ampio respiro possono avere per la nostra comunità, oltre ad esprimere la dovuta solidarietà a tutte quelle persone che hanno perso il proprio posto di lavoro, chiede a gran voce che la politica torni a interessarsi della nostra zona industriale. E chiediamo che lo si faccia ripartendo dall’unico punto di partenza possibile: la Realtà. Troppe volte abbiamo sentito discorsi fatui su modelli inesistenti, in una sorta di dissonanza cognitiva che ci sta conducendo a passo svelto in un vero e proprio baratro. Auspichiamo che la politica locale e la società civile possano farsi carico delle reali istanze del territorio facendole risuonare a livello nazionale. Da parte nostra, continueremo senza sosta il nostro sforzo di promozione sociale e culturale a favore di cittadinanza e amministratori, pronti a collaborare con chiunque voglia mettersi al servizio del nostro territorio, insieme”.

 

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