ASCOLI PICENO – Si è svolta ieri sera la quinta seduta dell’Ata, l’organo dei sindaci deputato a prendere decisioni in materia ambientale, con l’obiettivo di individuare le soluzioni economiche più funzionali ad una ripartizione sostenibile delle varie voci e componenti tariffarie per il conferimento dei rifiuti solidi urbani dei Comuni del territorio provinciale nella discarica privata della “Geta”, ubicata in località Alto Bretta di Ascoli Piceno.
LE DECISIONI – Nella seduta, a conclusione di un ampio e articolato dibattito, è stato dato il via libera, con la non partecipazione al voto del Comune di Ascoli e il voto contrario di quello di Castignano (leggi resoconto assemblea a Ripaberarda), alla convenzione tra l’Autorità d’Ambito, la società Ascoli Servizi Comunali srl ed i Comuni che la recepiranno in specifici atti amministrativi, per regolare le modalità di abbancamento dei rifiuti nella discarica Geta, previo trattamento degli stessi presso l’impianto di Relluce. In particolare, il documento stabilisce, per quanto riguarda il corrispettivo, il costo omnicomprensivo di 95 euro a tonnellata. I sindaci hanno inoltre dato mandato al presidente dell’Ata D’Erasmo di avviare le modalità tecnico-operative per l’espletamento, anche avvalendosi delle competenze dell’Asur 5, della Forestale e dell’Arpam, di indagini epidemiologiche e ambientali nelle due discariche di Relluce e Geta nelle aree contermini ai due siti.
“Si tratta di una verifica non prevista come obbligatoria dalla normativa – spiega il Presidente D’Erasmo – ma di un approfondimento puntuale e scientifico che intende costituire un importante segnale di attenzione verso la salute dei cittadini e la tutela ambientale ed uno strumento per assumere, nella programmazione attuale e futura, anche in relazione al Piano d’Ambito che si andrà a redigere, le decisioni più opportune ed incisive, capaci di contemperare il rispetto più assoluto delle condizioni di sicurezza con l’economicità e la fattibilità degli interventi”.