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COLLI DEL TRONTO – La prima assemblea del comitato “No trivelle nel Piceno” ha visto la partecipazione di numerose persone che in sala Giachini hanno assistito a una serata informativa, la prima di un percorso che nelle intenzioni dovrebbe riunire tutti i gruppi spontanei nati nei diversi Comuni interessati. Oltre a Massimo Bartolozzi di Ambiente e Salute nel Piceno, che da tempo porta avanti la sua battaglia contro lo stoccaggio gas a San Benedetto del Tronto, erano presenti in sala il promotore dell’incontro collese, Rocco Vallorani, e Giovanni Vagnoni di Ripatransone (entrambi proprietari di aziende vitivinicole); i tecnici Umberto Cuccioloni e Natale Reda, Adriano Mei dei Comitati in Rete Marche.

LA VICENDA – Circa due settimane fa i cittadini di Ripatransone hanno scoperto che la Regione aveva concesso l’autorizzazione a un’azienda privata del settore energetico di costruire un pozzo esplorativo per la ricerca di idrocarburi in una porzione di territorio piceno – circa 101 km² – denominata “Santa Maria Goretti”. Un fulmine a ciel sereno che ha trovato impreparati gli abitanti della zona e soprattutto chi ha le sue aziende agricole nelle vicinanze. “Avevamo avuto quattro trivellazioni quaranta anni fa – ha affermato Giovanni Vagnoni – e non avevano dato esito positivo. I nostri tre punti fondamentali per cui ci battiamo sono salute, sicurezza e patrimonio”. Dalla platea è stata ribadita l’importanza di preservare il patrimonio naturale e paesaggistico del Piceno. Sebbene nello “Sblocca Italia” ci sia la volontà di liberare risorse nel settore energetico a favore delle comunità, la paura che accomuna i membri del comitato, che cercano risposte dalla politica, è quella di assistere a un inquinamento generalizzato con conseguenze negative sul prodotto biologico delle aziende e un peggioramento delle condizioni di vita in Comuni a vocazione agricola e turistica. Ma ciò che più si rimprovera è il mancato coinvolgimento della comunità nelle scelte effettuate: “qualsiasi persona potrebbe quindi venire all’interno della tua azienda – ha continuato Vagnoni – fare quello che vuole e, se ti opponi, espropriare il tuo terreno”. Un grido d’allarme lanciato anche dalla consigliera di minoranza di Ripatransone, Barbara Bassetti, che ha richiesto immediate risposte dalle Istituzioni ripane.

Gli esponenti dei comitati ieri presenti – sorti nei Comuni dove sarà consentita l’attività esplorativa per la ricerca di idrocarburi – promettono una dura opposizione alle trivellazioni. La prossima settimana dovrebbe tenersi un primo incontro con i rappresentanti regionali.

 

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