ASCOLI PICENO – Vernice bianca per coprire la scritta “Largo delle partigiane picene”, vernice nera per la nuova dicitura “Piazza Leo Perez”. L’atto di vandalismo nei confronti della targa intitolata alle donne della Resistenza ascolana, sul Largo che fu inaugurato alla presenza del presidente della Camera Laura Boldrini, arriva dopo la lettera dell’Anpi inviata al proprietario dell’Ascoli Calcio Francesco Bellini, in cui si segnalava il saluto del calciatore Leonardo Perez alla curva sud, gesto che, come dichiarato dallo stesso protagonista della vicenda, nelle intenzioni non aveva nessun connotato politico. I volontari della Protezione Civile hanno provveduto già a pulire la scritta, ma rimane comunque lo sdegno di parte della città.
LE PRIME REAZIONI – Immediate le dichiarazioni da parte dell’opposizione in consiglio comunale. Di seguito i commenti di Francesco Ameli e Valentina Bellini (PD).
“Sono davvero rammaricato per quanto accaduto in largo delle partigiane picene – ha affermato Ameli via facebook – In questa città la vergogna non ha limite. Chissà chi sarà stato… E chissà se arriverà condanna da parte delle forze politiche. Spero che entro stasera possa essere ripristinata la targa”. Valentina Bellini invece scrive: “Come cittadina ascolana antifascista, come donna e come rappresentante delle Istituzioni del territorio, esprimo tutta la mia indignazione verso il gesto di insulto e di disprezzo beffardo nei confronti di chi ha salvaguardato il nostro Paese dalle barbarie di una dittatura: le donne partigiane del Piceno. Sui simboli delle Repubblica, sulla nostra Storia non si scherza e non si minimizza. Mi aspetto che il Comune della mia città, medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana, si affretti a pulire dalla scritta offensiva e ripristini il cartello di Largo delle Partigiane Picene nel giro di poche ore. È necessario per evidenziare in questo modo la disapprovazione e la condanna, prendendo immediatamente le distanze dal gesto di inciviltà che qualche stupido ha pensato di compiere contando nell’impunità o nell’indifferenza delle Istituzioni. Non dovrà essere così”.
