ASCOLI PICENO – Ventuno sì, 6 no e 2 astenuti. Approvato il bilancio di previsione 2015/2017 del Comune di Ascoli Piceno nella seduta del consiglio comunale di questo pomeriggio. Compatta la maggioranza, contrario il gruppo consiliare del Partito Democratico e astenuto il Movimento 5 Stelle per “inesperienza e rispetto a tematiche così importanti”. Un bilancio di previsione definito nelle maniere più svariate: “bilancio concreto e oculato” per Lattanzi, “bilancio senza speranze” per Roberto Allevi, “bilancio della conservazione” per Luciani Castiglia e Ameli.
LA PRESENTAZIONE DEL BILANCIO – E’ toccato a Daniele Gibellieri, assessore comunale alle Finanze e Bilancio, presentare il bilancio previsionale. “Due sono state le politiche di fondo: evitare l’aumento di tariffe e tributi, mantenendo quelle esistenti nonostante l’enorme taglio dei trasferimenti attorno a un milione e 400mila euro. Le entrate maggiori sono quelle tributarie, in primis la Tari, le cui tariffe sono le stesse del 2014 e prevediamo degli aggiustamenti entro marzo, dopo aver preso visione del bilancio consuntivo della società di gestione. Per quanto attiene i trasferimenti correnti, sono soprattutto regionali. Abbiamo poi entrate extratributarie, con 5,8 milioni dalle farmacie, e ulteriori entrate da mense, asili nido, servizi cimiteriali, dividendi società partecipate.
LE SPESE IN BILANCIO – La voce maggiore nel capitolo delle spese è quella relativa al personale, che incide del 35 per cento, quindi pesano le politiche ambientale e quelle sociali. “Mi soffermo sulle spese che prevediamo di coprire attraverso i mutui – ha detto Gibellieri – quattro voci di copertura per 4,8 milioni per lo stadio, la messa a norme degli edifici scolastici, l’edilizia residenziale nell’ambito del contratto di quartiere di Monticelli. Nel 2016 prevediamo il trasferimento degli uffici comunali al distretto militare e l’opera viaria sul ponte alla croce di Tolignano”. Quindi, la questione delle consulenze, che varrebbe un milione di euro. “Si tratta, per oltre 500mila euro di incarichi nell’ambito sociale finanziati dalla Regione, oltre 400mila sono quelli relativi ala gara per il servizio del gas metano che saranno rimborsati dal vincitore. Restano i 45mila euro della consulenza di Stefano Papetti di cui però il Comune va più che fiero”.
L’OPPOSIZIONE PD DICE NO AL BILANCIO – Il gruppo consiliare Pd dice no a questo bilancio, definito più volte senza speranza e di conservazione della miseria di questa città. Unico merito riconosciuto alla giunta è la tempestività della presentazione del bilancio stesso, segno di rispetto per la minoranza. Primo punto toccato da Luciani Castiglia, l’importanza del bilancio partecipato, fondamentale in un percorso di democrazia. Quindi, si entra nel vivo: “Penso alla vendita del patrimonio che di anno in anno si ripete sempre con gli stessi immobili che, naturalmente, restano invenduti. Il piano triennale delle opere pubbliche prevede 56 opere per il 2015, che dovrebbero essere finanziate dall’alienazione del patrimonio comunale. Trovo questa voce di bilancio inverosimile”. Il tema del lavoro per il Pd è il grande assente in un “bilancio di previsione che dovrebbe contenere gli indirizzi politici dell amministrazione”. La mancanza più grave, tuttavia, per il Partito Democratico è l’assenza di una visione strategica della città : “questo documento ha molte lacune sulla visione di prospettiva – ha detto il consigliere Francesco Ameli – che il Comune dovrebbe avere”. Altro vuoto, sempre per il Pd, nel bilancio di previsionale è la voce Europa, che risulta a zero euro.
IL PERSONALE E LA SPENDING REVIEW – Tema affrontato sia dal Pd che dai Cinque Stelle, che rappresenta il 35% delle spese sostenute dal Comune. “Trovo paradossale che il Comune spenda per fare spending review – ha detto Ameli – e che dal Cup continui ad arrivare personale. Anch’io farò un concorso al Cup così da fare uno scavalco in Comune a questo punto”. “Visto il prepensionamento di 35 persone – ha aggiunto a riguardo Manni dei 5Stelle – vorremmo capire se arriveranno nuove persone anche dalle municipalizzate. Altro dato strano è la nomina di un nuovo dirigente comunale preso in prestito dal Cup. Nella politica del risparmio su 430 dipendenti facciamo fatica a credere che non ci fosse nessun altro in grado di assumere quella funzione”.
IL BILANCIO SECONDO IL SINDACO CASTELLI – “Altro che bilancio senza speranza. Questo bilancio viene sviluppato in un momento difficile finanziariamente e in cui la moda del pettegolezzo è irresistibile. Noi avevamo due obblighi, non ridurre la protezione sociale per scelta politica e non aumentare tasse e tariffe. Abbiamo messo 800mila euro per garantire i pasti nelle mense scolastiche, tra poco 15 persone affette da Alzheimer potranno ricevere cure adeguate nel nuovo centro. Il nostro probema si chiama Renzi, per i tagli e per una riforma delle Province scellerata. Paolo D’Erasmo deve darci i due milioni che la Provincia di Ascoli ci deve. E sul personale dico questo: con le persone del Cup ridurremo le spese del consorzio e aumenteremo gli standard di qualità del Comune stesso”.