CASTEL DI LAMA – “Il sindaco di Castel di Lama non conosce né la storia né la vergogna” così risponde la segretaria del circolo PD, Enrica Pieragostini, alle accuse lanciate dal sindaco Francesco Ruggieri in occasione dell’annuncio del taglio alle indennità. Il primo cittadino, infatti, aveva chiesto al partito democratico delle scuse per i manifesti diffusi qualche tempo fa, in cui si evidenziavano i punti del programma non realizzati da “Castel di Lama per tutti”, tanto che, ironicamente, sulle affissioni si faceva riferimento a “Castel di Lama per pochi”.
LE RISPOSTE AL SINDACO – “Amministrare non significa raccogliere i punti – afferma Pieragostini -, ma essere in costante ascolto con i cittadini e rispondere alle loro reali esigenze. Negli anni precedenti gli amministratori avevano da subito istituito un fondo di solidarietà costituito da una parte dell’indennità percepita e con quel fondo sono stati realizzati molti progetti sociali, uno fra tutti il totale ammodernamento della Bambinopoli di via Scirola, luogo in cui famiglie, anziani e giovani passano parte del loro tempo libero. E nell’ultimo anno di mandato non hanno percepito nessun compenso. La gratuità non si ostenta e la si fa in silenzio, ma dare un servizio di trasporto pubblico ai bambini significa ben altro, anzitutto garantirlo sempre; quando un autista si ammala si può sostituirlo e non interrompere bruscamente il servizio.
Affermare oggi che contiamo di più è una bella battuta, stando ai fatti quali sono stati i riconoscimenti degli enti superiori? Si prenda ad esempio l’Unione dei Comuni: il ruolo dell’attuale sindaco si avvicina più a quello di un usciere di una sede ormai vuota, in quanto sotto al suo naso le riunioni e i dipendenti si sono trasferiti altrove”.
LA POLEMICA DEI MANIFESTI – “In merito ai manifesti affissi un paio di settimane fa – continua – si può affermare che sono stati molto apprezzati dai cittadini e le critiche sono le stesse che gli vengono rivolte dai consiglieri di maggioranza e da qualche assessore.
L’amministrazione è in standby, non si vedono all’orizzonte convocazioni di consigli comunali né progetti. Se vivesse il paese come lo vivono i cittadini si accorgerebbe che ci sono molte esigenze a cui rispondere: atti vandalici che si sono verificati in alcune zone del paese, tra cui in una scuola; attività commerciali che a fine anno hanno chiuso; strade dissestate che necessitano di un’urgente manutenzione, famiglie che hanno difficoltà a trovare alloggi; esigui momenti aggregativi che costringono i cittadini a vivere sempre più fuori dal paese. Per cui il sindaco pensi di più ad ascoltare e meno a fare una spunta di una banale lista, perché il momento che viviamo è molto difficile e necessita di un’amministrazione responsabile e capace di far fronte ai problemi di tutti i cittadini”.
QUALE FUTURO PER IL POLO CULTURALE? – Pieragostini anticipa il contenuto di un’interrogazione scritta insieme al consigliere Alessandro Corradetti, che sarà affrontata durante il prossimo consiglio comunale. Si tratta del polo culturale, al cui interno c’è una biblioteca ed un museo archeologico. “Un paio di giorni fa i giovani del Partito Democratico di Castel di Lama Martina D’Angelo e Marco Chiappini, insieme alla segretaria del circolo, hanno fatto visita al palazzetto culturale, in quanto da sollecitazioni di alcuni cittadini, specialmente giovani, è emerso che questa struttura non risponde alle reali necessità”.
LA BIBLIOTECA – Marco Chiappini commenta: “La biblioteca è aperta al pubblico solo in poche ore del giorno, in questo modo gli studenti che vogliono usufruire del servizio sono disincentivati, perché dovrebbero organizzarsi per andare in biblioteca sapendo di poter restare lì poche ore. Le postazioni informatiche sono fuori uso e la connessione internet è lenta, basterebbe investire in una connessione più veloce, alla quale fosse possibile agganciarsi tramite propri dispositivi, unendo a questa un’unica postazione informatica adeguata all’utilizzo dei motori di ricerca e con programmi aggiornati open source. Costi ridotti, efficacia degli strumenti elevata”.
Dello stesso avviso è la giovane Martina D’Angelo, che dichiara: “Le aperture della biblioteca dovrebbero adeguarsi agli orari degli studenti e quindi concentrarsi principalmente nel pomeriggio, la tecnologia informatica c’è e dovrebbe essere migliorata altrimenti è solo uno spreco di investimento di denaro pubblico. In merito al catalogo dei testi presenti nella struttura alcuni risultano datati, altri risultano essere stati donati. La biblioteca o i poli culturali in genere, come testimoniano alcune realtà limitrofe, sono valorizzati attraverso l’organizzazione di iniziative culturali, incontri letterari, attività artistiche; attualmente le maggiori iniziative si svolgono al di fuori di questo contesto, sminuendo il valore essenziale della struttura”.
IL MUSEO – In merito al museo archeologico Marco prosegue: “il museo, situato al secondo piano, è poco fruibile per diversi motivi. L’ascensore è fuori uso, l’apertura dipende dalla disponibilità del personale addetto al servizio biblioteca, ma attualmente non è aperto al pubblico. Questa situazione sarebbe facilmente superata se venisse aggiunto un altro addetto comunale o attraverso la partecipazione ad uno dei tanti bandi regionali e nazionali che incentivano l’occupazione giovanile”. Martina invece si sofferma su un altro quesito, “ci sono diversi lettori per l’ascolto di musica ed uno spazio ad esso adibito non utilizzato, perché non migliorarlo e realizzare una mediateca, visto anche le recenti iniziative realizzate con le scuole nella Giornata dell’Unità Nazionale e nella Giornata della Memoria?”.
Enrica Pieragostini infine ricorda che esiste una delibera di giunta varata alla fine del mandato di Patrizia Rossini, in cui era prevista l’apertura continua pomeridiana della biblioteca: “Questa struttura ha la necessità di un miglioramento e per farlo basta anzitutto la volontà degli amministratori; visto che l’attuale vicesindaco ha la delega alla cultura è da chiedergli cosa ne vuole fare. A nostro avviso, aggiungere un addetto che garantisca un maggior apertura della sede biblioteca e del museo, per proseguire con l’adeguata fruibilità dell’archivio storico posto al piano terra, è un’azione facilmente perseguibile, lo stesso vale per l’adeguamento delle postazioni informatiche. In merito alla mediateca e ampliamento del catalogo di libri presenti nella sede, sono necessarie più risorse, per cui attendiamo delle risposte al prossimo consiglio comunale in merito all’interrogazione presentata dal consigliere Corradetti”.