ASCOLI PICENO – I primi cento giorni della Provincia di Paolo D’Erasmo deludono Roberto De Angelis e Massimo Rossi. “La situazione è critica – esordisce il sindaco di Cossignano e consigliere provinciale Roberto De Angelis – si agisce in un contesto sicuramente difficile. Dal 13 ottobre abbiamo fatto soltanto cinque consigli provinciali, il più importante è stato quello sull’assestamento di bilancio. All’inizio di questo mandato chiesi al presidente di riferire sullo stato della situazione finanziaria e di dare a noi consiglieri una strategia di azione. Lo stesso D’Erasmo disse che l’impegno di ciascuno di noi sarebbe stato strategico. Eppure, il 15 dicembre sono stato costretto a scrivere al presidente per sollecitarlo a chiarire alcuni punti”.
ROBERTO DE ANGELIS SULLA ‘NUOVA’ PROVINCIA – “Uno degli argomenti più discussi in questi cento giorni dall’ente e dall’opinione pubblica è stato quello relativo agli autovelox. Penso, invece, che l’attenzione debba spostarsi su altre priorità”.
LO STATUTO DELLA PROVINCIA – “Entro il 31 dicembre – continua De Angelis – dovevamo approvare lo statuto, a un mese dalla scadenza non ci è stata presentata una bozza degna di questo nome. A questo punto do la piena disponibilità di presiedere gratuitamente il tavolo di lavori per elaborare una proposta di statuto entro i successivi quindici giorni”.
LA QUESTIONE TRASPARENZA – “A oggi il regolamento vigente viene normalmente disatteso, è come se ci fosse una gestione commissariata. Vengono meno così delle prerogative dei consiglieri. Non è mai stata convocata l’assemblea dei sindaci che sembrava invece indispensabile. Se non c’è un momento di condivisione, una strategia, non so come dare il mio contributo da consigliere in questo stato di cose. Chiedo coerenza rispetto agli impegni assunti. I problemi di questa provincia non sono dovuti a Paolo D’Erasmo. Ma appartiene a un partito che forse ha gran parte delle responsabilità su quello che sta accadendo, soprattutto a livello nazionale. Non è un atto personale, è una richiesta amministrativa e istituzionale.
LA RESPONSABILITA’ POLITICA – “Dopo cento giorni non solo non ci sono azioni di risanamento come prevedibile – spiega l’ex presidente della Provincia Massimo Rossi – ma manca ancora il quadro della situazione. O chi è stato eletto non ha il polso della situazione oppure vuole gestire in modo discutibile questa gestione finanziaria, oppure vuole coprire delle responsabilità pesantissime della loro parte politica che è comunque artefice di questo disastro. Questo modo di gestire la situazione denuncia probabilmente da parte del presidente e da chi lo circonda l’esigenza di occupare piccole postazioni di potere per un posizionamento nel ceto politico”.