Articolo
Testo articolo principale

ASCOLI PICENO – C’è attesa per il consiglio comunale che affronterà la riforma dell’ente Quintana. La manifestazione di punta della città di Ascoli Piceno sarà al centro del dibattito di domani e il partito democratico ha già chiesto un coinvolgimento di tutta la città incontrando, ieri sera, durante la preconsiliare dei gruppi di minoranza, la cittadinanza in un’assemblea pubblica.

GLI OBIETTIVI DELLA RIFORMA – Intanto arrivano le dichiarazioni del sindaco Guido Castelli in previsione dell’assemblea consiliare di domani. Il primo cittadino fa sapere che “la riforma della Quintana, sottoposta al vaglio del consiglio comunale di giovedì, si prefigge tre obiettivi: razionalizzare i costi per mettere in sicurezza la rievocazione dopo la cancellazione del finanziamento regionale e la probabile decurtazione di quello della Camera di Commercio (da parte della Provincia non è giunta ancora alcuna indicazione). Con il nuovo modello, che evita la duplicazione di spese tra ente e comune, si registreranno risparmi per almeno 100.000 euro. Secondo obiettivo, rafforzare l’autonomia della Giostra dalla politica. Il vecchio consiglio di amministrazione (che era guidato dal Sindaco/Magnifico Messere e che presentava due terzi dei componenti di nomina politica) viene sostituito da un consiglio degli anziani, organismo indipendente, che si occuperà della giostra e delle attività connesse. Nel consiglio non è più contemplata la partecipazione del sindaco e/o di assessori e consiglieri comunali, provinciali e regionali. Va in questo senso anche la sancita incompatibilità tra ruolo di assessore comunale e Caposestiere. Per i consiglieri comunali – per espressa disposizione di legge – valgono i principi generali stabiliti dal Testo Unico sugli enti locali in materia di incompatibilità. Terzo e ultimo obiettivo, rafforzare il ruolo e l’autonomia dei Sestieri. I sestieri avranno la facoltà di designare il 40% dei componenti del consiglio degli anziani (due su cinque). A ciò si aggiunga che i sestieri – superando l’attuale condizione ibrida – vengono formalmente riconosciuti come autonome associazioni di diritto comune e come tali potranno svolgere, nella cornice unitaria dello statuto tipo, tutte le attività deliberate dagli organi organizzativi. Tutto ciò, ovviamente assumendosi le responsabilità connesse alla gestione delle sedi (che verrano assegnate con specifico contratto di comodato) e delle attività che si svolgono prima, durante e dopo la giostra”.

LA SODDISFAZIONE DEL SINDACO – “Si tratta di una vera svolta con la quale si sistematizza, dopo decenni, una realtà di straordinario valore strategico, sociale e culturale per la città di Ascoli. Abbiamo voluto compendiare in questa riforma le esigenze che negli anni si erano sedimentate e, grazie ad un certosino lavoro, abbiamo raggiunto un risultato che ritengo davvero buono. Molte le risposte che forniamo adottando un modello che, nel rispetto integrale ed assoluto della tradizione, supera le problematiche relative al benessere animale e all’ordinanza-Martini, alla cancellazione progressiva di contributi economici da parte di partner istituzionali, alla separazione tra politica e quintana, alla incertezze circa l’autonomia associativa dei sestieri ed alla richiesta di maggiore rilevanza degli stessi. Sono soddisfatto, tutto è migliorabile (sono tra l’altro in gestazione alcuni emendamenti sollecitati da alcuni sestieri) ma credo che la Quintana beneficerà moltissimo del lavoro svolto. La Quintana deve tornare ad essere un formidabile strumento di richiamo turistico e culturale per la nostra città. La riforma di domani è una delle premesse perché ciò accada”.

TAG: , ,