COLLI DEL TRONTO – L’Italia è una Penisola bagnata dal mare, eppure spesso il pesce non è un alimento quotidiano sulle tavole degli italiani. Consumo più consapevole fin dai primi anni di vita, questo il senso di Pappa Fish. Mangia bene, cresci sano come un pesce, la campagna educativa alimentare promossa dalla Regione Marche per introdurre il pesce fresco locale nelle mense scolastiche dell’intero territorio regionale. Realizzato grazie al cofinanziamento del Fondo Europeo per la Pesca (FEP), Pappa Fish è un progetto unico in Italia per la sua portata.
È la prima volta che il prodotto ittico locale è oggetto di un’unica strategia d’insieme che coinvolge le scuole pubbliche dell’infanzia, primarie e secondarie di tutta la Regione, le amministrazioni, gli operatori, i tecnologi alimentari e l’intera filiera della pesca marchigiana. La provenienza locale del pesce identifica un paniere variegato che, oltre alle specie massive, include il pesce azzurro e le varietà meno commerciali, appartenenti a quello che – a torto – si definisce ‘pesce povero’, in realtà ricco di pregiati elementi nutritivi.
IL PROGETTO A COLLI – Il sindaco Andrea Cardilli, il vice sindaco e assessore alla Cultura, Pari Opportunità, Rapporti con la Cittadinanza, Relazioni Extraterritoriali Doriana Carosi e il consigliere delegato all’Istruzione Barbara Muscelli sottolineano come l’iniziativa abbia l’obiettivo di abituare i bambini al consumo di pesce, portandoli a scoprire non solo che è buono e fa bene, ma che è anche divertente. Allo stesso tempo, possiede l’importante compito di educare le nuove generazioni al consumo consapevole, al rispetto dell’ambiente e al senso di appartenenza culturale.
COME SI ARTICOLA – Due sono le fasi simultanee. La prima, tecnico-sperimentale, inserisce periodicamente nel menu delle scuole piatti a base di pesce, resi ancor più appetitosi e fantasiosi (come il ragù di pesce azzurro al risotto con i molluschi dell’Adriatico) grazie alla collaborazione di cuochi e comitati mense, oltre a rilevare il gradimento dei piccoli attraverso schede semplificate (ad esempio, con bollini colorati: verde, mi piace / rosso, non mi piace) per migliorare i cibi stessi e costruire progetti didattici mirati.
La seconda fase si svolge appunto in aula, con percorsi didattici, attività ludiche, narrative e creative, laboratori pratici, espressioni artistiche e altri interventi di natura psico-pedagogica, studiati dagli insegnanti in base all’età dei bambini e alle esigenze della classe.
IL VALORE DEL PESCE – “Il pesce è un alimento particolarmente indicato nelle fasi della crescita, lo dimostrano innumerevoli studi scientifici – sottolinea la biologa Barbara Zambuchini, Partner in Service Srl “Start up Innovativa” titolare del Centro di Educazione Ambientale CEA “Ambiente e Mare”, Regione Marche -. È una fonte preziosa di omega 3, utili alla concentrazione, oltre che di proteine nobili altamente digeribili, sali minerali e vitamine. Pappa Fish nasce quindi come un progetto necessario, particolarmente oggi, quando ritmi quotidiani purtroppo frenetici impongono cibi scarsamente salutari. Il mare Adriatico ospita tante varietà di pesci, crostacei e molluschi: dall’alice allo sgombro, dalla gallinella alla vongola, dal molo al pagello, senza contare le aree interne, dove si pratica l’allevamento di specie d’acqua dolce, come le trote. Questo fa sì che i nostri pescherecci garantiscano sempre un prodotto sano, fresco e di qualità, in ogni stagione”.
IL RUOLO DEI GENITORI – “Il coinvolgimento delle famiglie costituisce uno dei punti di forza del progetto. È infatti la famiglia il luogo dove il bambino apprende i primi comportamenti alimentari e riporta le esperienze vissute negli altri contesti educativi, come la scuola – aggiunge la biologa -. In questo senso, abbiamo voluto dare alle famiglie uno strumento in più. Infatti, scegliendo di consumare il pesce azzurro, ad alto valore nutrizionale (fonte di omega 3), ricco di sapore e ‘povero’ nel prezzo, secondo la stagionalità, si risparmia sulla spesa e si consuma un prodotto di qualità, oltre a garantire il naturale ciclo di riproduzione delle specie e il rispetto della biodiversità del nostro mare”.