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ASCOLI PICENO – Botte. Scontri. Violenza. Vigili mandati all’ospedale. Se ne sono sentite di tutti i colori in questi giorni. E sulle pagine di cronaca gli ultras bianconeri sono stati etichettati come delinquenti e farabutti. La realtà però è ben diversa. Guai a fare di tutta l’erba un fascio.

LA CRONACA – Il post partita di Ascoli-Teramo ha rischiato di diventare una pagina buia. Circa 150 supporters del Picchio si erano appostati in zona Porta Cappuccina a volto coperto in attesa del passaggio – per il rientro in Abruzzo – dei tifosi teramani. Alcune fonti dicono fosse in programma anche una sassaiola per ‘salutare’ gli avversari. Per evitare lo scontro tra le due tifoserie ne hanno fatto le spese tre vigili urbani, mandati all’ospedale per sottoporsi ad accertamenti dopo essere stati malmenati da alcuni presenti. Subito si sono sollevate aspre critiche nei confronti degli ultras, incapaci di godersi una partita di calcio senza dare vita a un ‘terzo tempo’ tutto botte e insulti.

UNA REALTA’ DIVERSA – La realtà però è ben diversa. E non si può fare di tutta l’erba un fascio. Allo stadio martedì scorso c’erano oltre 7000 spettatori. E tutti hanno visto quello che è accaduto prima del calcio d’inizio. Tutti i calciatori – nessuno escluso – si sono recati sotto la Sud per rendere omaggio ad Alberto Durastanti, tifoso scomparso poco prima della gara tra Ascoli e Santarcangelo mentre si recava allo stadio. Un’iniziativa che – guarda un po’ – è stata organizzata proprio dai tifosi. Quelli veri. Un ultimo saluto accolto da tanti applausi in curva, ai distinti, in tribuna, sul campo. Tutti uniti per ricordare che il calcio è uno sport e che senza i tifosi non avrebbe ragion d’essere. Senza i tifosi non esisterebbe. E i tifosi sono questi. Quelli che riescono a commuovere uno stadio intero. Quelli che riescono a far sentire il proprio sostegno e la propria vicinanza a una famiglia che da un giorno all’altro ha perso il proprio punto di riferimento. I tifosi sono soprattutto questo. Ed è bene ricordarlo.

Berrettoni omaggio tifoso Ascoli

Capitan Berrettoni rende omaggio ad Alberto Durastanti sotto la Curva Sud

mazzo fiori

Il mazzo di fiori gelosamente custodito dalla famiglia Durastanti

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