Non saranno felicissimi alcuni club italiani, che perderanno per quasi un mese alcuni loro giocatori (come Honda per il Milan e Nagatomo per l’Inter), ma gli appassionati di calcio, da domani mattina, potranno concentrarsi sulla Coppa d’Asia. In Australia, infatti, si sfideranno le 16 migliori nazionali asiatiche, con il Giappone campione in carica (che nel 2011 trionfò con Zaccheroni in panchina) che è sicuramente la favorita principale per il successo finale. Le squadre sono state suddivise in quattro gironi da quattro formazioni ognuno, con le prime due che passeranno ai quarti di finale. La gara inaugurale, in programma domani alle 10 (con diretta televisiva su Eurosport) vedrà scendere in campo gli organizzatori dell’Australia ed il Kuwait allo stadio di Melbourne.
GIRONE A – Andando ad analizzare i singoli gironi, il gruppo A è sicuramente quello più interessante. Qui, infatti, sono stati inseriti i padroni di casa dell’Australia, che nell’ultima edizione cedettero al Giappone in finale solamente al termine dei tempi supplementari per 1-0. Il calciatore simbolo, al momento, è il centrocampista Jedinak, del Crystal Palace, con i “Socceroos” che comunque hanno una buona rosa e puntano ad arrivare fino in fondo. Nel primo march, come detto, gli australiani se la vedranno con il Kuwait, una nazionale che ha nel suo palmares una Coppa D’Asia, vinta negli anni Ottanta, e che ha tanta voglia di stupire, con il talento Al-Mutawa che è stato cercato anche da diverse formazioni europee, come ad esempio il Nottingham. Nell’altro match, invece, la Corea del Sud (prima vincitrice del torneo nell’edizione del 1957 e seria candidata anch’essa per la vittoria finale), affronterà l’Oman, che invece è solo alla sua terza partecipazione e che non nutre grandi ambizioni, anche se in panchina siede l’allenatore francese Le Guen.
GIRONE B – Nel gruppo B, la favorita principale è indubbiamente l’Arabia Saudita, che nella gara d’esordio affronterà un’altra storica nazionale asiatica, la Cina. Gli arabi, guidati dall’allenatore rumeno Cosmin Olaroiu, hanno vinto più volte il torneo, anche se mancano da un campionato mondiale addirittura dal 2002. La Cina, invece, è allenata dal francese Alain Perrin e punterà sul blocco dei calciatori provenienti dai campionissimi del Guangzhou allenato negli anni scorsi da Lippi ed ora da Fabio Cannavaro. Nell’altro match, invece, si affrontano le due possibili rivelazioni del torneo: la Corea del Nord e l’Uzbekistan, con la seconda nazionale che in questo periodo è cresciuta moltissimo dal punto di vista tecnico.
GIRONE C – Indubbiamente, nel girone C la squadra favorita è l’Iran, che annovera in rosa tanti calciatori che militano nei campionati europei, come ad esempio la stella Nekounam dell’Osasuna. Gli iraniani, guidati in panchina dalla “volpe” portoghese Queiroz, esordiranno domenica mattina contro il Bahrein, che probabilmente sarà la seconda forza del gruppo. Nell’altra gara, invece, gli Emirati Arabi se la vedranno subito contro il Qatar, anche se entrambe le formazioni non faranno una lunga strada in questa manifestazione. Il Qatar, però, cercherà di ben figurare, visto che nel 2022 ospiterà il Mondiale e parteciperà per la prima volta appunto alla Coppa del Mondo di calcio.
GIRONE D – Nel girone D, infine, sono stati inseriti i campioni in carica e super-favoriti del Giappone, che almeno nel match inaugurale non dovrebbero avere problemi. I nipponici, infatti, con tanti “italiani” in campo, se la vedranno contro la formazione più attesa del torneo, la Palestina, che finalmente ha ottenuto il diritto di partecipare per la prima volta alla Coppa D’Asia, anche se il livello dei calciatori palestinesi è assolutamente inferiore (e di molto) rispetto a quello di tutti gli altri, con la favola destinata a concludersi già al primo turno. Nell’altra gara, in programma lunedì mattina, si affronteranno l’Iraq e la Giordania, con quest’ultima allenata dal tecnico inglese Ray Wilkins.