SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La vicenda dello stoccaggio del gas sembra essere giunta a un punto di svolta. Il Comitato Ambiente e Salute nel Piceno ha tenuto una conferenza stampa in cui è stato fatto il punto della situazione ed è stata data conferma della fiaccolata che si terrà l’11 gennaio per ribadire la contrarietà alla costruzione dell’impianto. La procedura per la sua realizzazione, infatti, nel sottosuolo di San Benedetto e, successivamente, nel resto della costa Picena, dopo il licenziamento del decreto di VIA Ministeriale, è alla sua fase decisiva.
TUTTE LE TAPPE DELLA VICENDA – Nel corso di questi tre anni è stato approvato dal Comitato tecnico regionale il rapporto preliminare di sicurezza e sono state completate con approvazione le procedure di VIA regionale e ministeriale. “Noi abbiamo avviato nei confronti della Regione Marche e dei Ministeri delle vertenze finalizzate alla bocciatura dei vari provvedimenti – fanno sapere i membri del Comitato – a causa della presenza di errori, omissioni e dati non rispondenti alla realtà presenti nella documentazione. Abbiamo provveduto anche a presentare un esposto alla magistratura. Per ultimo abbiamo provveduto a presentare anche un ricorso al TAR contro il decreto di VIA firmato dai Ministri Franceschini e Galletti, responsabili rispettivamente del Turismo e dell’Ambiente. Durante la fase di preparazione del ricorso, siamo venuti in possesso di documenti che attestano ufficialmente la presenza di nuove gravissime criticità per la sicurezza dei cittadini, che si aggiungono alle altre, precedentemente comunicate alla magistratura. Abbiamo pertanto provveduto ad informare anche il Prefetto di Ascoli Piceno cui abbiamo consegnato circa 6500 firme di cittadini contrari all’impianto. Su questi ulteriori elementi si aprono nuove opportunità per poter attivare la procedura per la revisione della VIA regionale e chiudere il procedimento in modo definitivo e positivo per la cittadinanza”.
LA REVISIONE DELLA VIA – “Siamo stati ricevuti ad Ancona in Regione – continuano – dal vice presidente Canzian, dal segretario generale Elisa Moroni e dall’assessore all’ambiente Maura Malaspina e abbiamo ottenuto l’impegno della Regione Marche ad avviare il processo di revisione della VIA in base all’emergere dei nuovi elementi, a patto che la richiesta venisse formulata in modo ufficiale dal Comune di San Benedetto. Ci risulta che il Comune sia in procinto di presentare tale richiesta. L’avvio della revisione del procedimento di VIA regionale farebbe mancare i presupposti per l’esecuzione dell’ AIA nazionale, cioè il provvedimento che autorizza, a determinate condizioni, l’esercizio dell’impianto. È questo l’obiettivo finale da raggiungere”.
IL COINVOLGIMENTO DELLE ASSOCIAZIONI – “Tale procedimento di revisione va quindi sostenuto e solo una massiccia mobilitazione che coinvolga cittadini, associazioni e istituzioni potrà dargli forza. La partecipazione compatta dei cittadini, delle associazioni, dei comitati, delle istituzioni politiche e sociali è fondamentale per volgere positivamente a vantaggio dei cittadini e del territorio l’esito di questa battaglia.
La conversione in legge del decreto Sblocca Italia ha posto delle ulteriori insidie rendendo il compito più difficile, ma vinceremo ugualmente, e se riusciremo ad essere uniti e compatti vinceremo più rapidamente. È un fatto molto positivo che le associazioni di categoria di san Benedetto e della Provincia abbiamo finalmente preso coscienza degli effetti negativi dell’impianto non solo sull’ambiente, la salute, la sicurezza e il patrimonio dei cittadini, ma anche sull’economia e le attività del territorio. Ne dà testimonianza l’incontro pubblico avvenuto il 29 Novembre nella sala consiliare, organizzato in collaborazione con la Confesercenti di San Benedetto, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti di tutte le succitate categorie: albergatori, Confesercenti, Confcommercio, ITB e Confindustria. Siamo quindi ora convinti che la città di San Benedetto e le città vicine siano pronte per una nuova grande manifestazione che esprima il dissenso totale della popolazione alla realizzazione di un simile pericoloso impianto”.
LA FIACCOLATA – “Per questo – concludono – abbiamo organizzato una fiaccolata che si svolgerà il Giorno 11 Gennaio 2015 a partire dalle ore 17.30. Si partirà da via Montebello, nei pressi della piazza del Mercato, per arrivare fino a viale secondo Moretti giungendo infine in piazza Giorgini, dove, su di un piccolo palco ci saranno dei brevi interventi. Contiamo molto sulla partecipazione e l’aiuto dei Comitati di quartiere che si sono da poco insediati. Invitiamo la cittadinanza a partecipare in massa. Sono stati inoltre invitate alla manifestazione, associazioni e comitati locali, regionali e di fuori Regione, organizzazioni sindacali, tutti i sindaci della Provincia e gli amministratori locali. Hanno dato già la loro adesione numerose associazioni, anche da fuori Regione, e alcuni sindacati.
Hanno dato la loro adesione i Sindaci di San Benedetto Giovanni Gaspari, di Grottammare Enrico Piergallini, di Colonnella Leandro Pollastrelli, e verrà anche una delegazione del Comune di Martinsicuro. Con questa fiaccolata vogliamo continuare a far crescere un movimento sempre più ampio e granitico composto da cittadini, comitati,. associazioni e istituzioni in grado di opporsi efficacemente ad un progetto scellerato e che non c’entra nulla con il territorio. In particolare la finalità attuale è quella di far avviare la revisione della VIA facendo mancare i presupposti per l’attuazione dell’AIA nazionale. Qualora la fiaccolata non raggiungesse gli obiettivi previsti, metteremo in campo altre e più incisive forme di lotta, sempre democratiche e civili, ma tutt’altro che rassegnate. È infatti convinzione, giusta e sacrosanta, che l’impianto non solo sarà nocivo per la salute e la sicurezza dei cittadini, ma azzererà i valori dei beni, soprattutto a Porto d’Ascoli, e quelli della principale attività imprenditoriali, e il turismo”.